Quanto è fragile questo Pontedera. Menichini: "La squadra è impaurita"
Il ko nel derby a Lucca, il mister: "Approccio sbagliato. Non abbiamo la pazienza di aspettare l’avversario"
La sconfitta di Lucca ha restituito un Pontedera caratterialmente fragile, con limiti tecnici e di qualità. Un quadro che desta preoccupazione, al di là di ogni ragionevole ottimistica proiezione futura sul campionato. Così come la desta la classifica, che vede la squadra di Leonardo Menichini ancorata al quartultimo posto e con la salvezza diretta schizzata a +4. Gap ampiamente colmabile con 22 partite ancora da disputare, ma già lunedì sera con la Spal (insieme alla Lucchese la prima fuori dai play out) urge una sterzata decisa che la squadra vista l’altra sera al Porta Elisa non sembra in grado di garantire. Quella nella quale si trova il club pontederese è una situazione delicata, inattesa e inusuale, e per uscirne serve non farsi prendere dal panico, mantenendo freddezza nella gestione delle situazioni, e serve che ognuna delle tre principali componenti sappia svolgere al meglio il proprio compito. Cioè che i giocatori mettano il massimo impegno - e anche qualcosa di più - che i tecnici intervengano sul mercato di gennaio azzeccando i rinforzi (almeno 4?) e che la società sia disposta a fare un (robusto) investimento di riparazione, cosa che comunque i soci hanno già fatto capire di essere disposti a fare.
Nel frattempo c’è da leccarsi le ferite per la sconfitta nel derby e provare a reagire andando oltre i propri limiti, come ha dichiarato Menichini subito dopo la gara: "Abbiamo avuto un approccio sbagliato alla partita, nei primi 10’ abbiamo concesso alla Lucchese ripartenze e spazi enormi. Questa squadra per la voglia di levarsi da questa situazione e risalire la classifica non ha la pazienza di aspettare l’avversario. Avevamo preparato la partita per cercare di giocare di più, di far venire avanti la Lucchese perché giocando in casa dovevano provare a vincere, invece siamo andati avanti noi prendendo il contropiede. In più sbagliamo un sacco di passaggi, e qui è un problema di qualità, e una volta preso il gol (dell’ex Magnaghi dopo appena 7’) ci siamo come liberati da un peso e abbiamo cominciato a giocare, a muovere palla, abbiamo alzato il baricentro e pareggiato". L’allenatore del Pontedera spiega poi qual è il principale problema ravvisato: "La squadra è impaurita e questa paura va tolta. Soprattutto ai più giovani, che trovandosi in questa situazione commettono degli errori che altrimenti non avrebbero commesso. La medicina è continuare a giocare, anche se contro la Lucchese abbiamo perso una buona opportunità. C’è stato un momento, dopo l’1-1, in cui controllavamo la partita, il secondo tempo è stato equilibrato, ma abbiamo commesso qualche errore che ci è costato il secondo gol. Dobbiamo fare di più. Io guido questo gruppo e quindi essendo il responsabile sono anche il primo a prendermi le dovute responsabilità, insieme al mio staff. Quindi chiedo scusa a tutti, anche ai tanti tifosi che sono venuti a vederci".
Stefano Lemmi
Continua a leggere tutte le notizie di sport su