Ramiro Santiago: la sfida dell'argentino per rilanciare l'Adamant ai playoff
L'argentino Ramiro Santiago, reduce da un infortunio, punta a guidare l'Adamant nei playoff nonostante le critiche.

L’argentino Ramiro Santiago con il play Ballabio, punti di forza dell’Adamant
Tra i più colpiti dalla scomparsa di Papa Francesco in questi giorni c’è Ramiro Santiago, connazionale del pontefice e molto legato alla fede cattolica. L’esterno argentino ha ricevuto la visita della compagna brasiliana in questo ponte pasquale, e da lui ci si attende da qui in avanti quel cambio di marcia che serve all’Adamant dal proprio straniero, troppo altalenante nell’ultimo periodo. Vero è che Ramiro arriva da un problema fisico agli addominali, ma tutto l’ambiente si aspetta di più e ai playoff molti dei palloni più scottanti passeranno dalle sue mani.
Ad inizio stagione Ramiro sembrava un giocatore che poco aveva da spartire con questa categoria, col passare dei mesi le cose sono un po’ cambiate e le difese avversarie hanno preso le giuste contromisure, ma di talento ce n’è eccome e la sensazione è che all’argentino basti una piccola scintilla per tornare quello ammirato nei primi mesi.
"Penso sia importante che la gente capisca che ho avuto uno stiramento di terzo grado all’addome e che non ho toccato una palla per due settimane – le parole di Santiago –. Ho fatto del mio meglio per essere pronto contro Sangiorgese e Milano, ma dopo due settimane senza fare nulla ho giocato due partite in quattro giorni. Credo che la squadra abbia davvero bisogno che io sia ad un altro livello, questo lo capisco: ora ho avuto un paio di giorni di riposo e mi sento bene, avremo un’ottima settimana di allenamenti e saremo pronti per domenica. Credo in questa squadra e nel nostro staff tecnico: voglio bene ai miei compagni, abbiamo passato tante difficoltà quest’anno. Penso che ora che i playoff sono quasi arrivati, saremo uniti e vinceremo questo campionato. La gente ha parlato e ha dubitato di noi fin dall’inizio, ma solo i membri della nostra squadra sanno cosa abbiamo passato".
Parole forti, quelle dell’argentino, a difendere sé stesso ed i compagni dalle critiche che arrivano dall’esterno, dopo una partita che effettivamente ha visto l’Adamant parecchio sottotono a Milano. Ora l’obiettivo è confermare il secondo posto per approcciare i playoff con la consapevolezza di poter contare sul fattore campo almeno ai quarti e in semifinale. Con un Santiago in più nel motore, di sicuro l’Adamant potrà tornare a far paura a tutti.
Jacopo Cavallini
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