Rbr, c’è il secondo posto da blindare. Ma Cantù ora ha un Hogue in più
Con Udine in fuga per la Rinascita la sfida di domani a Desio è cruciale per la classifica, ma occhio a Basile

Marini in azione durante la partita al Flaminio contro Cantù
Da Cantù a Cantù, con possibile tris di partite domenica 16 marzo. Il viaggio di RivieraBanca ha trovato uno stop nel suo momento migliore, il 15 dicembre 2024, quando l’Acqua San Bernardo, che in quel momento sembrava la contender più credibile al primo posto, sbancò il Flaminio. Da quel 76-80, maturato in volata e con un Johnson a pezzi, alla sfida di domani da giocarsi a Desio. In palio non più il primo posto, ma una seconda posizione che consegnerà a fine campionato il vantaggio del fattore campo in tutti i playoff. Udine, a +6 su Rimini e a +8 su Cantù, non è irraggiungibile ma sta accelerando. Le altre, dietro, hanno fame di playoff.
Dunque, i due punti rimangono vitali per entrambe. La prospettiva, tra otto giorni, potrebbe essere quella di una nuova sfida in finale di Coppa Italia, anche se Cividale e Udine rimangono avversarie pericolosissime. Cantù ha in rosa un livello di talento infinito, ma il bilancio di 19 vinte e 11 perse racconta di una squadra con qualche problema sparso durante la stagione. Gli americani sono, di fatto, tre. Uno, l’ala grande Grant Basile, ha acquisito in corsa lo status di italiano vista la chiamata di Gianmarco Pozzecco in nazionale e la partita con l’Islanda del 22 novembre. Il bisnonno di Palermo e la maglia azzurra lo hanno reso un’arma ancor più illegale in A2 e lui sta rispondendo da top scorer della squadra con 16.2 punti e 5 rimbalzi.
Sotto canestro è venuto a dare una grossa mano Dustin Hogue, arrivato dopo l’italianizzazione di Basile come elemento di grande esperienza e capacità di saper vivere i momenti importanti. Per lui, un 5 atipico e di sostanza che non arriva ai due metri, 10.6 punti e 8.1 rimbalzi tirando poco ma benissimo (68% da due). Il terzo giocatore d’oltreoceano è Tyrus McGee, play-guardia da 13.9 punti che ha saltato diverse partite per infortunio ma che in questo momento è particolarmente caldo (nelle ultime tre 19.7 di media col 50% da tre). Con loro, una pattuglia di italiani di gran pedigree. In quintetto ci stanno andando il play ex Forlì Fabio Valentini (7 + 2.5 assist) e l’ala Matteo Piccoli (4 + 3.5 rimbalzi), dalla panchina entrano le stelle. Come Riccardo Moraschini (10.5 punti), esterno di taglia con un passato al massimo livello in Serie A e in Eurolega. Oppure Filippo Baldi Rossi (7.7), lungo con mano fatata dalla lunga distanza (42% da tre) e tanta Serie A alle spalle. Tanta qualità anche nel play Andrea De Nicolao (6.8 + 6.4 assist), che però si è operato al ginocchio poche settimane fa ed è fuori.
Tanta sostanza sotto canestro con Possamai (5.4 + 4) e Okeke (4.8 + 2.6), dopo che per buona parte della stagione la rotazione era completata da un altro veterano come Christian Burns, oggi non più a roster. Buon minutaggio anche per l’esterno classe 2002 Riisma (4.3). Una vera corazzata, guidata da un coach giovane ma con un recente passato in Serie A come Nicola Brienza. Serve una RivieraBanca al massimo per competere.
Loriano Zannoni
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