Rbr perde la guardia titolare. Marks addio, ha scelto Cividale
L’americano ha salutato i biancorossi dopo una stagione. Se ne va anche il preparatore atletico Bernardi .

Rbr perde la guardia titolare. Marks addio, ha scelto Cividale
Il mercato di RivieraBanca comincia con due addii ufficiali. Uno è quello che ha preso corpo nelle ultime 48 ore, vale a dire l’uscita di Derrick Marks in direzione Cividale. L’altro è quello del preparatore atletico Marco Bernardi, che vede interrotta qui la sua avventura nell’organizzazione biancorossa. Bernardi è stato salutato da Rinascita Basket Rimini con un post sui social che ripercorre il percorso pluriennale in uno dei ruoli più importanti dello staff. Dalla vittoria in Serie C a quella della B fino ad arrivare agli ultimi anni in A2. Dal luglio del 2018, quando il capoallenatore era suo papà Massimo, al giugno del 2024.
"Insieme abbiamo vissuto questo romanzo chiamato Serie A2 – scrive la società –. Siamo esseri umani che scambiano esperienza e crescono insieme. Per questo grazie, per il tuo lavoro, per i tuoi modi sempre educati e per il prezioso tempo dedicato alla tua città. Ti auguriamo il futuro che desideri. Il Flaminio sarà sempre anche la tua casa". La volontà di cambiare, che ha in questo caso riguardato Marco Bernardi, dovrebbe presto coinvolgere anche altri elementi dello staff. Non dovrebbe essere questo, l’unico addio.
Più atteso, anche se di portata tutt’altro che banale, il viaggio di Derrick Marks in direzione Cividale del Friuli. In questo caso la notizia è stata data dalla stessa Ueb Gesteco, sempre via social. Sorprendente, prima di tutto per una pura questione tecnica. Cividale, che vicino all’americano in campo può giocarsi la carta Redivo, ha ora due bocche da fuoco di valore altissimo. Di certo, un attestato di stima importante da parte di coach Stefano Pillastrini verso un giocatore che in riviera ha diviso come nessuno. I freddi numeri raccontano di un americano di alto valore, professionista vero che in regular season ha prodotto 18.2 punti, 3 rimbalzi e 2 assist di media col 48% da due, il 35% da tre e il 91% ai liberi. Meno punti nella fase a orologio, ma tirando meglio dal campo: 16.5 col 51% da due e il 44% da tre.
Il problema, unico e solo, è che questo esterno dal passo felpato ha dovuto convivere per tutta la stagione con il fantasma di Jazz Johnson, esterno anche lui ma con caratteristiche opposte. Silenzioso e morbido nelle movenze il primo, vocale ed elettrico il secondo. Buona parte della tifoseria non lo ha mai apprezzato fino in fondo, un po’ per alcune palle perse banali e un po’ per il linguaggio del corpo. La società provvederà a rimpiazzarlo probabilmente a fine mercato, quando la pattuglia degli italiani sarà un po’ più definita.
Loriano Zannoni
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