Rinascita, occhio alle trappole: "Non sottovalutiamo Piacenza"
Rimini sfida l’ultima della classe. Dell’Agnello avverte i suoi: "Servono concentrazione, solidità e lucidità"
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Gerald Robinson, play della Rinascita
Occhio alle trappole di Piacenza. RivieraBanca si trova di fronte alla più classica delle partite da non sbagliare, visto il testacoda in classifica e i 28 punti di distanza tra le due squadre maturati in 22 giornate. Rbr deve essere se stessa e mettere all’angolo l’Assigeco, stringendola nella morsa di una difesa che nelle ultime settimane è apparsa piuttosto solida e con pochi saliscendi. Le preoccupazioni arrivano dall’infermeria, che ha visto entrare e uscire soprattutto giocatori appartenenti al reparto esterni. Per Robinson giorni di febbre senza allenamenti, per Grande una botta al ginocchio e, allo stesso modo, impossibilità di stare coi compagni in palestra. I due, però, dovrebbero recuperare in extremis ed essere regolarmente sul parquet del Flaminio. Questione differente quella di Tomassini, che ancora soffre per la spalla infiammata. "Difficile che possa scendere in campo – commenta Sandro Dell’Agnello –. Al 99% sarà fuori. È stata una settimana complicata dal punto di vista degli allenamenti, ma non perché chi c’era abbia lavorato male, anzi. Eravamo in pochi, ma ringrazio i ragazzi del settore giovanile che ci hanno aiutato".
Oggi al Flaminio arriva Piacenza, che rispetto a inizio anno ha cambiato parecchio. Soprattutto gli stranieri, con Marks e Gilmore al posto di Bradford e Grimes, e l’allenatore, con Manzo per Salieri. "Hanno cambiato protagonisti e modo di giocare – prosegue il capoallenatore biancorosso –. Piacenza è una squadra viva che vuole una vittoria per risalire in classifica e, in casa della prima, giocherà a cuor leggero. Noi? Serviranno prima di tutto concentrazione e solidità, oltre che lucidità". Dall’altra parte gli ex Marks e D’Almeida, col primo a cui è data ampia responsabilità in attacco, ben più rispetto alla parentesi di Cividale. "Ha carta bianca e può mettere insieme bottini importanti. Lo conosciamo bene. Accanto a lui, occhio alla pattuglia di italiani che può essere pericolosa se lasciata giocare in campo aperto". RivieraBanca vuole ritrovare il suo attacco. "Il fatto è che all’andata abbiamo tirato sostanzialmente col 45% da tre, un dato altissimo – sottolinea Dell’Agnello –. In qualche partita, ultimamente, siamo scesi attorno al 30% e sembra che l’attacco non funzioni. La verità sta un po’ nel mezzo. Io dico che, prima di tutto, dobbiamo limitare le palle perse. Quello è l’obiettivo numero uno". Intanto Cantù ha sorprendentemente perso venerdì a Milano segnanod pochissimo (63-57).
Loriano Zannoni
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