RivieraBanca vs Udine: Sfida decisiva per il campionato 2024-2025
RivieraBanca e Udine si affrontano in una partita cruciale per il campionato di basket 2024-2025. Rbr cerca di ridurre il divario.

RivieraBanca e Udine si affrontano in una partita cruciale per il campionato di basket 2024-2025. Rbr cerca di ridurre il divario.
di Loriano ZannoniDa dove siamo partiti? Da quel 29 settembre 2024, più di sei mesi fa. Rbr era seduta, pronta per partire, non pensava al primo posto e guardava il mondo girare intorno a lei. Cantù, Pesaro e Brindisi erano tra le favorite dai pronostici. Anche la stessa Udine, la prima avversaria in campionato del 29 settembre. Prima giornata, debutto al Flaminio e tanti timori per non essere pronti, per Gerald Robinson che doveva ancora carburare e per una chimica di squadra presumibilmente da perfezionare. Quella prima partita, vinta 85-71, ha cambiato immediatamente gli scenari.
Con i successi, giornata dopo giornata, RivieraBanca si è accreditata come un assoluto top team della stagione 2024-2025. Per parecchi mesi, il migliore. Rimini e Udine si incontrano di nuovo domenica, alla 17ª di ritorno, 35 giornate dopo. Bizzarrie di un calendario che ha mischiato le carte e allontanato o avvicinato le contendenti. Molto simili, le prime settimane dei due gruppi. Al di là dello scontro diretto che è valso come vero vernissage stagionale, Apu e RivieraBanca sono cadute solo con Cividale. Per il resto solo successi e, dopo dieci giornate, uno score da capolista per Rbr (9 vinte e 1 persa) e uno da immediata inseguitrice per i friulani (8-2). Poi, col ko di Udine a Brindisi, ecco un +4 che è durato un mese, che si è trasformato addirittura in massimo vantaggio l’8 dicembre, con la squadra di Vertemati a perdere a Livorno e quella di Dell’Agnello a vincere a Nardò. 28 punti contro 22, ma in quel momento, in pieno dicembre, tutte le attenzioni dei tifosi biancorossi erano rivolte a un altro top team, Cantù. I brianzoli stavano per arrivare al Flaminio, avevano approfittato dell’italianizzazione di Basile per tesserare anche Hogue e sembravano a tutti gli effetti la favorita per il salto diretto, pur se qualche passo indietro in classifica.
In quella occasione, complice anche un Johnson non al meglio, finì con l’Acqua San Bernardo a imporsi su Rbr. La settimana successiva, però, Udine vinse proprio a Cantù e si palesò definitivamente come candidata alla A. Rimini, dopo quella coi brianzoli, perse anche le partite di Verona e con Rieti, mandando in fumo in tre settimane il +6. Di fatto, la prima vera sliding door della stagione, un rimescolamento delle carte avvenuto nel giro di tre giornate. I biancorossi, fisicamente non al meglio, hanno resistito qualche settimana, con sconfitte pesanti per il morale (derby a Forlì e crollo a Brindisi) e altre più per le conseguenze che hanno creato (a Milano con l’infortunio finale di Robinson). Però sono rimasti lì, attaccati a una squadra che stava volando. Il vero cambiamento, la seconda porta girevole dell’annata, è stata quella del doppio stop interno con Torino e Orzinuovi. Con una gara da recuperare e Udine sempre vincente, ecco che in un amen, il 2 marzo, si è materializzato il -6. Un fosso bello ampio, rispetto al +6 dell’8 dicembre. Con la vittoria nel recupero è tornato anche il -4. È il divario attuale ed è quello con cui le squadre si presenteranno al match clou di domenica. 54 punti contro 50. Il bivio è chiaro, Rbr può accorciare di nuovo a -2, altrimenti sarà festa friulana per la A.
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