Scontro tra titani: Rimini sfida Cantù per il dominio della Serie A2
Rimini e Cantù si affrontano in un match decisivo per la Serie A2. Basile e Johnson protagonisti di uno scontro epico.
È scontro tra titani al Flaminio. Tra colossi, tra chi vuol dominare questa Serie A2 e chi, nei fatti, la sta comandando dalla prima giornata. Rimini e Cantù mettono sul piatto tanto, a partire da due roster ricchi per finire con un curriculum fatto di tanta Serie A e di pedigree con allori importanti.
Specialmente i canturini, che di A2 ne hanno assaggiata veramente poca e possono ammirare in bacheca i loro 3 scudetti, le 2 Coppe dei Campioni, le 4 Coppe delle Coppe, le 4 Coppe Korac, le 2 Coppe Intercontinentali e le 2 Supercoppe Italiane. Da perderci la testa.
Ma RivieraBanca sa che in questo redde rationem del 15 dicembre può guardare gli avversari negli occhi, a testa alta, consapevole che le 14 vittorie in 15 partite non sono arrivate per caso. L’Acqua San Bernardo, che è a -6 con un bilancio di 11-4, ha fretta di risalire e sta facendo di tutto per non perdere tempo prezioso.
Vuole la promozione diretta, la squadra di Brienza, e per questo non si è lasciata sfuggire l’opportunità di italianizzare subito Grant Basile, asso americano che ha debuttato con la maglia dell’Italia e così è stato reso immediatamente italiano.
Con lui, l’iniziale duo di stranieri era completato da Tyrus McGee, play-guardia di livello da 13.2 punti a partita. Ora però è arrivato un ulteriore americano, Dustin Hogue (12 e 10 rimbalzi di media nelle prime due), uno che il basket di alto livello l’ha frequentato e vissuto anche con Trento in Serie A.
Basile, che per inciso è il migliore di Cantù con 17.5 e 6.1 rimbalzi, va a completare un trio di stelle straniere che non ha nessuno. Per non parlare degli italiani, tutti di altissimo livello. Da Baldi Rossi (9.4), che sta tirando con un astronomico 60% da tre, a Moraschini (9.5), passando per un assistman di primissima qualità come Andrea De Nicolao (7 a partita).
Qualità e profondità, ma Rimini non deve aver paura. A cominciare dal vero scontro tra Titani, quello tra Grant Basile e Justin Johnson. JJ non è il primo terminale biancorosso, gli esterni gestiscono parecchi palloni, ma quando sale il livello lui c’è. Una sfida gourmet, quella tra i due numeri 4 delle due squadre.
E il passato? Spettacolo nel 1995-1996, con la Rimini di Bucchi alle prese con la Cantù di Dado Lombardi e Thurl Bailey. Già, Bailey, uno che forse valeva due stranieri e mezzo di quelli di oggi. Rimini domani deve avere la consapevolezza dei grandi, perché grande lo è già.
Loriano Zannoni
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