Sella, la Libertas Livorno è il primo ostacolo. Esperienza e tradizione per il debutto

Alle 18 a Cento scatta la serie A2 contro la neopromossa di Fantoni e Banks. Per Delfino e compagni è già uno scontro diretto

29 settembre 2024
Sella, la Libertas Livorno è il primo ostacolo. Esperienza e tradizione per il debutto

Il pivot biancorosso Stacy Davis, uno dei volti nuovi di questa Sella, debutta nel campionato italiano (Foto Business Press)

L’ha definita una finta neopromossa Di Paolantonio, la Libertas Livorno che questa sera sarà ospite di Cento alla Baltur Arena (palla a due ore 18, arbitrano Tirozzi, Tallon e Chersicla). Lanciata dall’entusiasmo del ritorno in Serie A dopo 30 anni, la squadra di Andreazza si candida come una delle mine vaganti del campionato, nonché come uno dei roster in assoluto tra i più esperti di tutta la lega. Clima da grande sfida, col Settore Zimmer al gran completo e un nutrito gruppo di tifosi provenienti dalla Toscana, in quello che a tutti gli effetti sarà un appuntamento con la storia in casa amaranto, viste le difficoltà degli ultimi anni e i tanti tentativi di riportare Livorno nel basket che conta: un obbiettivo che pian piano sta arrivando a termine, grazie anche alla spinta di una piazza da sempre calda e appassionata. Ad animare ulteriormente l’ambiente ci penseranno poi i protagonisti in campo, alcuni degli habitue della categoria. Primo tra tutti il capitano della Libertas, Tommaso Fantoni, livornese doc, ma a lungo anche uno dei punti fermi del Kleb Ferrara: due motivi che già bastano per capire che tipo di partita sarà per lui e anche per il pubblico centese, che tornerà a respirare aria di derby. Trentanove anni suonati, ma sempre con la voglia di lasciare il segno, come nell’ultima annata in B, chiusa con cifre da leader (9 punti e 7 rimbalzi, in 22’ di media giocati).

Stesso discorso per Adrian Banks, che di anni ne ha 38 ma che corre e salta ancora come ai bei tempi: da Varese alla Fortitudo, passando per Avellino, Brindisi, Trieste e Treviso, reduce dall’ultima stagione giocata in Israele, al Bnei Herzeliya, a 10 segnati di media e 3 assist. Della categoria "sempreverdi" fa parte anche Ariel Filloy, classe ’87 argentino di nascita ma italiano d’adozione, approdato da una costa all’altra dello stivale portando con sé la promozione in Serie A conquistata a giugno con Trieste, dopo aver navigato a lungo al piano superiore, tra Venezia (dove ha vinto Scudetto e Coppa Italia), Tortona, Reggio Emilia, Avellino e Olimpia Milano. Il ruolo di ‘4’ verrà occupato da un’altra vecchia conoscenza come Nazzareno Italiano, nell’ultima annata alla Real Sebastiani Rieti, con cui ha raggiunto le semifinali playoff, dopo aver incrociato più volte da avversario Cento con le maglie di Fortitudo e Udine. In cabina di regia, l’Usa Quinton Hooker, l’anno scorso in A francese a Strasburgo, dove ha giocato anche la BCL, dopo esperienze di livello in Germania e Polonia. Completano il roster i giovani Allinei, Bargnesi, Buca, Tozzi e l’esperto lungo Fratto.

Giovanni Poggi

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