Sella sotto esame dopo i sei ko consecutivi. Nicolai: "Bisogna cambiare atteggiamento"
Il gm biancorosso: "Cantù è scappata via troppo facilmente e a questi livelli non è ammissibile, anche se l’avversario è più forte"

Il gm biancorosso Renato Nicolai
Una vinta e sei perse, tutte di fila e tutte o quasi senza colpo ferire. L’inizio di campionato della Benedetto, al netto delle difficoltà del calendario, preoccupa, e non solo per le sconfitte in serie ma per come queste arrivano, una dopo l’altra, con svantaggi che oscillano tra i venti e i sedici punti di scarto, fatta eccezione per i ko con Orzinuovi e Cantù alla Baltur Arena, dove la Sella sembra avere ad oggi qualche sicurezza in più, nonché la spinta dei suoi tifosi. Gli stessi presenti in buon numero anche a Desio, in una trasferta non certo comoda, ma tornati a casa delusi e in cerca di risposte, quelle che Cento dovrà dare domenica contro Brindisi in crisi, senza ala e lungo titolari. Sperando che il tracollo di Desio non lasci ulteriori strascichi. "Siamo andati male, soprattutto nel secondo quarto, dove non siamo riusciti a mettere sul campo quello che abbiamo, e non si tratta di una questione tecnica, ma di testa e atteggiamento – così il gm Nicolai nel provare a individuare un perché di questo momento no, con l’auspicio di trovare presto una via d’uscita –. Nel terzo quarto, per dire, con un atteggiamento diverso, siamo riusciti a prendere le misure, ma farlo dieci minuti non basta. Cantù è scappata via troppo facilmente, senza far fatica, e a questi livelli non è ammissibile, anche se l’avversario è più forte di te. Ribadisco, qui la tecnica non c’entra nulla, ma dobbiamo girare la testa e cambiare atteggiamento, tutti, io in primis".
Un record di 1-6 che rappresenta più di un semplice campanello di allarme, ma nessuno, almeno per il momento, è in discussione: ne il coach e ne i giocatori. "La fiducia in Emanuele è illimitata, lo staff tecnico sta lavorando bene e nessuno ha dubbi sull’operato suo e del suo staff, è chiaro che però bisogna lavorare meglio, ma questo vale anche per me. Lo stesso discorso va fatto riguardo al gruppo, anche perché sappiamo che ognuno dei ragazzi può dare di più. Poi è chiaro che come sempre ci si guarda intorno". Il nome di cui si parla in queste ore è quello del play Gabriele Romeo, 27 anni, a Latina nella scorsa stagione. Potrebbe rinforzare un reparto ad oggi in difficoltà.
Intanto ora viene Brindisi, 40 minuti delicati da giocare senza Delfino, atteso in Argentina per la celebrazione dei 20 anni del successo olimpico con la sua Nazionale ad Atene, e col dubbio Sperduto: l’esterno laziale si era fermato settimana scorsa per un guaio ad una mano, domenica non ha giocato. "Nelle prossime ore farà ulteriori accertamenti e solo dopo questi capiremo quando potrà tornare ad essere dei nostri".
Giovanni Poggi
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