Sella, una sconfitta che riapre ogni discorso. Perdendo a Cividale rischia il decimo posto

Dalla settima posizione in giù sono possibili tanti incastri. Fondamentale, se dovesse andare male, conservare la differenza canestri

30 gennaio 2024
Sella, una sconfitta che riapre ogni discorso. Perdendo a Cividale rischia il decimo posto

Sella, una sconfitta che riapre ogni discorso. Perdendo a Cividale rischia il decimo posto

Fuori tra i fischi e ora di nuovo nei guai. In questa stagione della Benedetto, la parola calma non è contemplata. Sono bastati 40 minuti per dimenticare le due belle vittorie contro Nardò e Fortitudo, che hanno dissolto tutto l’entusiasmo che si era creato attorno alla piazza subito dopo derby il vinto, tra canti, balli e salti che preannunciavano un finale di stagione regolare in crescendo. A riportare tutti coi piedi per terra ci ha pensato Orzinuovi, fino a domenica pomeriggio il secondo peggior attacco di tutta la Serie A2 (con appena 64.6 punti segnati per partita) e che invece in serata ha letteralmente banchettato alla Baltur Arena, segnandone 96, 30 dei quali nell’ultimo quarto, quello in cui ci si sarebbe aspettati almeno una reazione da parte della Sella. Un sussulto, toccato il -17, i biancorossi lo hanno anche avuto, ma fin troppo blando, specialmente dietro, quando ci sarebbe stato da "buttarsi su tutti i palloni" (concetto ribadito anche da Mecacci nell’immediato post-partita), cosa che invece non è avvenuta. E se, come si dice sempre, sono i dettagli a fare la differenza, allora a quei dettagli domenica la Benedetto non ha minimamente dedicato attenzione.

Già i 25 punti subiti nel primo quarto erano stati un’avvisaglia, per una squadra che difficilmente, per com’è, vince segnando un canestro in più dell’avversario. I problemi sono aumentati nel proseguo della gara, con la Sella che non ha fatto nulla per aiutare sé stessa, continuando a tirare con basse percentuali, e troppo presto è calato il buio, in difesa soprattutto, ma anche in attacco. E se grazie all’atteggiamento mostrato in campo fin dall’inizio, Cento si era costruita le basi per conquistare le ultime due vittorie, ieri è stato proprio quest’ultimo a preoccupare maggiormente, in una gara in cui la fame di vincere avrebbe dovuto prevalere su tutto. Anche perché con un successo, due giorni fa, la Benedetto avrebbe potuto realmente cambiare il destino di un’intera stagione, considerata la contemporanea sconfitta di Piacenza, sesta, che Mussini e soci avrebbero potuto momentaneamente raggiungere, per poi giocarsi il tutto per tutto a Cividale. Ora, invece, è di nuovo tutto in discussione, con l’ultimo turno che potrà cambiare per l’ennesima volta le carte in tavola, viste le 4 squadre raccolte in soli due punti, dalla settima alla decima posizione. Allo scontro diretto in Friuli, la Sella non potrà mancare, sperando di recuperare Palumbo e di presentarsi al completo, contro una squadra viva, che ha vinto tre delle ultime quattro gare.

Giovanni Poggi

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