Serie B interregionale. Una Virtus d’attacco ospita la Stamura

28 ottobre 2023

Perdere a Porto Recanati ci può stare. Ma ad Ancona no, anche se probabilmente lì non sarà una passeggiata. Oggi alle 19, al PalaRossini, la Virtus deve riannodare a tutti i costi il filo con la vittoria perché un eventuale scivolone dopo il ko di Porto Recanati impatterebbe tanto, sulla classifica e sul morale, alla vigilia di derby ben più impegnativi (Matelica, Pisaurum Pesaro e Loreto Pesaro). La Stamura Ancona è una formazione yè-yè: la più giovane del girone, addirittura implume in molti suoi elementi. Zero punti in trasferta finora, ma in casa è andata davvero bene travolgendo il Roseto al debutto in campionato e rendendo la vita durissima (sconfitta di 3 punti appena) all’imbattuta capolista Bramante Pesaro. Una sorta di "Giano Bifronte" spiegabile alla luce delle schede anagrafiche dei suoi giocatori. Evidentemente i ragazzi di Petitto hanno bisogno dell’aria di casa per esprimersi al meglio. È una squadra garibaldina, che punta sull’intensità e sulla rapidità per sorprendere i più navigati avversari di turno. Ma non si pensi a score "jugoslavi" quando si gioca contro di loro. Nelle due partite casalinghe hanno concesso appena 114 punti in totale. Ecco perché la Stamura, fra le compagini di fondo classifica, è la meno perforata. Occhio al promettente play Piccionne (18 anni a dicembre). La Virtus deve ancora sbloccarsi in trasferta. E stavolta non può esimersi dal farlo. "In realtà – assicura il ds virtussino Mario Tessitore – è una partita insidiosa. Quando ancora giocavo, temevo molto questo genere di sfide. Conteranno l’approccio mentale e il nostro rendimento nel 1° tempo. So che, in questo senso, coach Schiavi ha insistito parecchio in settimana con i giocatori".

Cos’è che non sta ancora funzionando nella Virtus?

"Siamo indietro su due fronti: continuità nell’arco della partita e difesa. La spiegazione del ritardo? I tanti cambi estivi e la vocazione offensiva di parecchi dei nostri. Ci vuole tempo per mettere a punto i meccanismi nella metà campo difensiva. Fisicamente stiamo bene. Ecco perché non mi spaventano le tre partite da affrontare nei prossimi nove giorni".

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