Serie B Nazionale. Fabo, buona la prima a Cassino. Ma che paura: serve l’overtime
Gli Herons conducono la gara poi la clamorosa rimonta locale 13 punti gettati in un quarto. La vittoria al supplementare.
VIRTUS CASSINO
91
HERONS MONTECATINI
93
CASSINO Saladini 9, Beck 27, Ghigo 1,Korsunov 8, Boev 11, Teghini 15, Riva 13, Truglio 7, Todisco, Spadon, Mastrocicco ne. All. Auletta
MONTECATINI Benites 5, Chiera 16, Mastrangelo 8, Arrigoni 8, Klyuchnyk 5, Sgobba 23, Trapani 18, Dell’Uomo 9, Giannozzi 1, Natali, Aminti, Fernandez ne. All. Barsotti
ARBITRI Manco e Manganiello
PARZIALI 23-27, 39-45, 57-70, 83-83
BASKET
Il festival di autolesionismo messo in scena nell’ultimo quarto non impedisce alla Fabo Herons Montecatini di portarsi a casa dopo un overtime la prima partita di regular season contro la Virtus Cassino, ma il 91-93 maturato al PalaBorrelli di Scauri non può soddisfare coach Federico Barsotti. Per la Fabo c’è subito un problema Arrigoni: pronti-via con due falli. Senza il suo totem difensivo Montecatini è spaesata, l’ex Gema Korsunov la punisce con due triple per il 14-9 Cassino. Dell’Uomo e Mastrangelo ci mettono una pezza, i ciociari tentano ancora l’allungo con la bomba di Beck ma con l’ingresso in campo di Trapani i Barsotti boys cambiano marcia: l’ex Orzinuovi ne mette 10 in 6 minuti di gioco ed è il principale fautore del 20-8 di parziale rossoblù. Cresce anche l’intensità difensiva dei termali, così tre possessi di vantaggio che la Fabo si porta in dote al riposo lungo appaiono un margine piuttosto rassicurante. Il divario aumenta in avvio di terzo quarto nonostante un Teghini mai domo: Chiera prima e Dell’Uomo poi portano il vantaggio dei termali in doppia cifra, poi ci pensa Sgobba a mantenere invariato il divario. L’ultimo quarto gli uomini di Barsotti lo iniziano con un cuscinetto di 13 punti che tuttavia non risulta sufficiente, perché con tre minuti conclusivi scellerati Natali e compagni si fanno trascinare all’overtime. Il solito Beck regala addirittura il vantaggio ai ciociari, poi Boev grazia gli "aironi" dalla lunetta, così Chiera e Sgobba possono siglare i punti della sicurezza.
Filippo Palazzoni
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