Serie B Nazionale. La Fabo si gode il ritorno del ’vero’ Dell’Uomo: "Ho capito perché non incidevo e sono ripartito»

L’esterno è tornato decisivo dopo alcuni mesi giocati non al livello consueto "Vogliamo i playoff diretti".

di FILIPPO PALAZZONI
27 marzo 2025
Daniele Dell’Uomo contro Sant’Antimo ha piazzato una tripla chiave per la vittoria

Daniele Dell’Uomo contro Sant’Antimo ha piazzato una tripla chiave per la vittoria

"Il nostro motto in questo momento deve essere continuità". Parola di vice-capitano. Da un paio di partite Daniele Dell’Uomo è tornato a trascinare la Fabo: la tripla messa a segno a 90 secondi dalla fine del match contro Sant’Antimo può essere stata una piccola svolta nella stagione fin qui complicata degli Herons. "È quello che mi auguro e che ci auguriamo: vogliamo crescere sempre di più. L’obiettivo è vincere più partite possibili, già se con Fabriano dovessimo fare risultato pieno i successi consecutivi diventerebbero quattro".

Sarebbe un mese intero di sole vittorie: un qualcosa che non si vedeva dalla scorsa stagione e che sembrava impensabile un mese e mezzo fa. "Non mi nascondo: quello vissuto a cavallo tra gennaio e febbraio è stato probabilmente il periodo più buio della nostra storia recente. A livello di gruppo ne siamo usciti con il confronto".

Le sue prestazioni hanno rispecchiato gli alti e bassi di cui è stata protagonista la squadra, a livello personale su cosa hai lavorato per venirne fuori? "Mi sono fatto spesso un esame di coscienza cercando di capire come mai non riuscivo a incidere come prima, sono ripartito lavorando dai fondamentali: una corsa in più, un tiro aperto in più e via dicendo. In una squadra dai valori tecnici così alti puoi fare la differenza anche facendo bene le cose semplici".

Gli innesti di Paesano e Kupstas quanto hanno giovato a lei e alla squadra? "Tantissimo. Con loro abbiamo adottato un assetto diverso nel quale onestamente mi trovo meglio e poi sono due ragazzi super, che hanno portato positività ma soprattutto leggerezza e spensieratezza in un gruppo in cui forse c’era un po’ troppa ansia da prestazione".

Ma quali sono i veri Herons? Quelli che hanno travolto una squadra in salute come Chiusi o quelli balbettanti visti nelle ultime due uscite? "I veri Herons sono quelli che non mollano mai. A volte partiamo spediti e riusciamo a indirizzare subito i match e a volte siamo costretti a rimontare. D’altra parte non siamo mai stati una squadra di gestione".

La lotta per il sesto posto è più viva che mai: qual è l’avversario su cui fate la corsa? "Appare scontato dire Virtus Roma, con la quale abbiamo lo scontro diretto a favore. La realtà è che dobbiamo concentrarci su noi stessi e cercare di raggiungere il nostro apice di gioco in questi ultimi tre mesi".

Sgobba di recente ha detto: "Se raggiungiamo i playoff possiamo essere la mina vagante della postseason". Condivide? "Assolutamente. Giorgio non viene mai preso tanto sul serio (ride ndr) ma credo anch’io che tante avversarie preferirebbero evitarci".

Filippo Palazzoni

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