Sfida in famiglia per i Dell’Agnello: "Che emozione, non vediamo l’ora"

Domani la Rinascita affronta Cividale: il coach riminese ritroverà sul parquet il figlio Giacomo, lungo dei friulani

12 gennaio 2024
Sfida in famiglia per i Dell’Agnello: "Che emozione, non vediamo l’ora"

Sfida in famiglia per i Dell’Agnello: "Che emozione, non vediamo l’ora"

Faccia a faccia. Per la prima volta, dopo aver vissuto di pane e basket per tutta la vita. Papà Sandro, tra campo e panchina, quella palla non l’ha mai lasciata. Giacomo, il figlio, è un validissimo elemento che si è fatto strada fino a ben figurare in A2. Domani, al Flaminio, i Dell’Agnello saranno uno contro l’altro, col più grande al timone di Riviera Banca e il 29enne lungo a contribuire per i destini della Gesteco Cividale (9.4 punti e 5.4 rimbalzi di media in stagione). "Per noi sarà un vero evento – dice proprio Giacomo Dell’Agnello –. Siamo una famiglia dove tutti seguono tutti e tutti siamo tifosi di tutti. Ci lega tanto la voglia di vincere e quindi entrambi faremo di tutto per far perdere l’altro. Sarà una partita speciale, tanto che da Livorno verranno anche a un paio di macchinate di nostri parenti, cosa che non è mai successa in 15 anni che gioco. Le mie sensazioni? Io di solito non sono uno che mostra ansia per l’appuntamento agonistico e per ora non sto soffrendo. In ogni caso devo dire che non vedo l’ora di giocare, aspettavo da tanto questo momento". Inevitabile cercare di capire dal diretto interessato la natura dei dialoghi di questa settimana con papà Sandro. "Ci sentiamo spessissimo e anche in questi giorni è stati così – prosegue il giocatore della Gesteco -. Ho avuto un piccolo problemino in questi giorni e per messaggio gli ho chiesto se mi avesse tirato una macumba. Al che mi ha risposto "Vale tutto!". Naturalmente si scherza, siamo padre e figlio e ci vogliamo bene. Però il campo è il campo e vale tutto". Il parquet sta raccontando di una Rinascita in crescita, una squadra il cui cammino non è passato di certo inosservato anche a Cividale.

"Credo che il percorso di mio padre a Rimini sia stato ottimo. Non lo dico io ma la classifica. A parte le primissime partite sotto la sua gestione, quelle in cui c’erano problemi di infortuni, Rimini ha vinto le gare che doveva portare a casa e ha combattuto fino alla fine contro le prime della classe, giocandosela fino in fondo. Mi sembra che abbia avuto un bell’impatto, ma di questo ero certo". Al di là delle implicazioni familiari, alla palla a due sarà battaglia vera. "Partita fondamentale per entrambe le squadre. Noi abbiamo lo scontro dell’andata a favore e loro giocano in casa. Non è questione di vita o morte cestistica, perché mancano ancora tante partite comprese quelle dell’orologio, però rimane una gara importantissima. La città di Rimini? Non conoscevo la realtà ma mio padre dice che si trova molto bene, sia per l’ambiente e sia per la società". E la chiave della partita? "Per noi sarà fondamentale replicare quanto fatto con Forlì – chiude Giacomo Dell’Agnello –, scacciando definitivamente i fantasmi alle nostre spalle e giocando con quella voglia e quella grinta che ci contraddistinguono. Se continueremo su quella via, avremo molte chance di vincere".

Loriano Zannoni

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