Sogno promozione finito: "L’Halley ha dato tutto"

Serie B, il bilancio di coach Trullo dopo la sconfitta nella semifinale playoff "Un percorso segnato dagli infortuni, gli ultimi sono stati condizionanti".

25 maggio 2024
Sogno promozione finito: "L’Halley ha dato tutto"

Sogno promozione finito: "L’Halley ha dato tutto"

È finita a Pesaro l’esaltante stagione dell’Halley Matelica. In gara2 di semifinale playoff contro l’Italservice sarebbe servito più di un miracolo senza gli infortunati Mariani, Mentonelli e Sacchi. Questo non è riuscito al team matelicese che saluta un torneo di alto livello lasciando ai pesaresi la gioia di giocare la finale per il salto di categoria. "Mi complimento – esordisce coach Antonio Trullo – con l’Italservice per la qualificazione. Per noi era difficile vincere per i gravi problemi che dovevamo affrontare. Abbiamo fatto fatica giocando senza alcun playmaker di ruolo, avendo perso entrambi per problemi al ginocchio. Al di là del ko, ringrazio la squadra per l’ottimo torneo disputato. Siamo arrivati davanti a tutti nella prima fase, siamo ripartiti da quinti nella seconda e abbiamo finito di nuovo primi, abbiamo vinto gare importanti e lottato in ogni circostanza. Ringrazio i tifosi che hanno sofferto con noi e sostenuto. Ringrazio il club che non ci ha fatto mancare nulla. Quando il diavolo ci mette lo zampino, purtroppo lo si può solo accettare. Nello sport a volte capitano pure cose che non potresti mai immaginarti, ma il responso ultimo lo dà sempre il campo. E il campo ha detto che dobbiamo fermarci in semifinale. È iniziato tutto da febbraio con l’infortunio di Sacchi, che doveva essere il nostro play di scorta e si è fermato dopo due giorni dall’arrivo a Matelica. È proseguita con i problemi muscolari di Morgillo, che almeno siamo riusciti a recuperare. Ed è finita con le batoste di Mentonelli e Mariani. Tre infortuni traumatici, e su questi non puoi farci nulla, e tutti nel reparto esterni. Se almeno si fossero distribuiti diversamente, magari si poteva fare qualcos’altro, ma è andata così. Dobbiamo accettarlo, sperando di essere più fortunati l’anno prossimo".

m. g.

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