Spinta per Forlì: 3.000 tifosi già alla vigilia. Martino: "Sono loro l’Usa che ci manca"
La semifinale parte dal Palafiera alle 18: prevendita boom. Il coach: "Il fattore campo è la nostra arma segreta, difendiamolo"
"Siamo di fronte a una sfida difficile com’è giusto che sia in una semifinale promozione, contro una squadra che a inizio stagione veniva indicata come la favorita". Coach Antimo Martino presenta così l’impegno casalingo di gara1 contro Trieste (palla a due alle 18, Unieuro Arena), una serie piena di fascino tra due piazze ricche di storia e gemellate tra loro, che puntano al salto di categoria.
"I nostri avversari hanno un roster profondo – prosegue il miglior allenatore della stagione 2023/24 – e recentemente hanno inserito addirittura un giocatore come Leo Menalo. Nella serie contro Torino avevano in tribuna un elemento come Luca Campogrande e questo dà l’idea della qualità del gruppo". Forlì si presenta al completo, tranne che per l’assenza di Kadeem Allen, mentre Trieste ha recuperato nelle ultime partite un talento come Justin Reyes dopo l’infortunio: "Anche alla luce di questa situazione sarà una serie molto complicata in cui dovremo alzare il livello delle prestazioni, della nostra voglia ed energia, anche se abbiamo il vantaggio di giocare in casa davanti al nostro pubblico".
A questo proposito c’è un numero indicativo della ‘febbre playoff’, dell’attesa e dell’affetto per i biancorossi: infatti sono circa 3mila i biglietti venduti per il primo match contro Trieste, e tutto questo con un’intera giornata davanti (la biglietteria del Palafiera apre oggi dalle 9 alle 13, poi di nuovo alle 17). Martino sottolinea così il potenziale impatto: "Inizieremo la serie con un grande atteggiamento. Saremo supportati da tanti tifosi: c’è un’impresa da compiere e sarebbe bello farlo tutti insieme. E il pubblico sarà fondamentale perché abbiamo il vantaggio del fattore casalingo rispetto alle altre compagini e dobbiamo sfruttarlo. Dovrà essere la nostra arma segreta e vincente, anche se poi sono i giocatori che vanno in campo. Ma i tifosi ci spingeranno e saranno con noi in ogni momento e reciteranno la parte dell’americano che non potremo avere a disposizione".
Dal punto di vista tecnico, l’assenza di Kadeem Allen va mascherata: "Fabio Valentini, per caratteristiche e talento, è il giocatore che più si può avvicinare al ruolo di guardia e quindi alla sua pericolosità. Gli chiediamo, quindi, di prendersi qualche tiro e iniziativa in più perché abbiamo necessità di fare canestro e produrre gioco: ci serve quell’imprevedibilità che l’uno contro uno Kadeem ci assicurava".
La missione affidata ai suoi è quella di "disputare una partita dura, intensa e restare concentrati per tutto il match, perché è l’unico modo per poter competere con una squadra come Trieste". Anche perché, rispetto a Vigevano, "il valore tecnico di Trieste è superiore". Per questo sottolinea che "il nostro coefficiente di errore dovrà ridursi, altrimenti significherebbe essere puniti subito. Loro mettono in campo una fisicità importante e, venendo dalla vittoria per 3-0 con Torino, hanno entusiasmo e il fattore emotivo a sostenerli dopo una stagione regolare piuttosto difficile".
Per conquistare la finale, "occorre alzare l’asticella e chiederò ai ragazzi l’ennesimo sforzo. Non sarà semplice, ma faremo di tutto per riuscirci". Del resto, "noi ci presentiamo come quelli di sempre, avendo dimostrato durante il campionato di che pasta siamo fatti. Arriviamo a questa serie avendo poco da perdere: dobbiamo stare sul parquet con grande voglia, ma allo stesso tempo con leggerezza, giocando ogni istante come se fosse l’ultimo".
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