"Svegliamoci tutti. Nessun escluso, così si rischia"
Mecacci: "Approccio troppo moscio, non è giustificabile".
Seconda sconfitta consecutiva per la Benedetto, la sesta nelle ultime sette partite, e ora anche la classifica comincia a far paura. Anche perché Rimini, corsara alla Baltur Arena, oltre ad aver battuto la Sella, ha ribaltato anche la differenza canestri del ko dell’andata: dal -5 al +11, che mette ulteriormente in pericolo il cammino dei biancorossi, ora scavalcati proprio dai romagnoli. "Non è ammissibile approcciare la partita in questo modo: dobbiamo svegliarci tutti, nessuno è esente da colpe, l’allenatore in primis – commenta Mecacci nel dopo-gara –. Dovevamo giocare una partita migliore e non l’abbiamo fatto. Nei primi due quarti siamo stati soft e passivi, lasciando a Rimini tutta l’iniziativa e difendendo in maniera scarna il perimetro, una cosa che avevamo preparato in settimana, che però non ci è riuscita". E nel terzo quarto la reazione dei biancorossi non è bastata. "Al rientro dall’intervallo abbiamo mischiato le carte, abbassando il quintetto, la squadra ha reagito, portando l’inerzia dalla sua parte, poi, dopo aver riempito il secchio di latte, gli abbiamo dato un bel calcio, gettandolo via…". L’ennesima prestazione deludente, che non lascia spazio ad alibi o scuse. "La moscezza con qui abbiamo approcciato una partita di questa importanza non è ammissibile. Il finale poi è stato ancor più spiacevole, considerato che in questo campionato le differenze canestri hanno un peso importante e loro sono riusciti a ribaltarla. Bisogna svegliarsi per davvero, tutti quanti – prosegue il coach -, perché così si rischia di fare un campionato di ulteriore sofferenza e di arrivare alla fase ad orologio con pochi punti. Il tempo delle scuse è finito e domani lo ribadirò anche a chi di dovere, poi, ne trarrò le conseguenze".
g.p.
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