Tarros resta a guardare, Legnaia ringrazia
Solo negli ultimi 7 minuti i bianconeri rialzano la testa, quando però è ormai troppo tardi per rimettere il match in carreggiata
TARROS SPEZIA
88
OLIMPIA LEGNAIA
94
(14-24, 31-46, 52-74)
TARROS SPEZIA: Carpani 16, Preci ne, Paoli F. 16, Paoli M. 11, Gaspani ne, Cozma ne, Steffanini 3, Fazio, Pietrini 2, Burla ne, Sakalas 20, Tintori 20. Tl: 2035.
OLIMPIA LEGNAIA: Ingrosso ne, Castellani ne, Iobstraibizer, Merlo 7, Bruno 13, Sakellariou 28, Del Secco 9, Giannozzi 5, Cherubini 7, Mascagni 10, Scampone 2, Nikoci 13. All. Zanardo. Tl: 1926.
Arbitri: Marinaro di Cascina e Corso di Pisa.
LA SPEZIA – Trentatrè minuti a guardare l’avversario che sfoggia tutto l’abc del manuale del buon cestista, trovando poi nel tiro da oltre l’arco un sigillo devastante che ammazza spirito e gambe. Poi ci sono gli ultimi 7’ scarsi in cui la Tarros difende un po’ meglio, azzarda anche con la zone press, e l’Olimpia Legnaia abbassa notevolmente le percentuali, sbagliando anche un paio di possessi facili che dal -25 (47-72) del 28° ed ancora -21 (59-80) del 33°, concedono un pertugio ai bianconeri. Tintori e Carpani ci s’infilano per il -14 (66-80) e ci sarebbe anche una palla rubata in difesa che lancia Carpani per il -12 a cui viene fischiato un passi dubbio sotto canestro con oltre 300 secondi da giocare. Un’eternità. Segnali incoraggianti per coach Scocchera ed ecco che sull’altra panchina coach Zanardo chiama time-out senza trovare però risposte immediate, perché due liberi di Filippo Paoli ed ancora Tintori rianimano le speranze dell’infreddolito pubblico del PalaSprint (incredibilmente lasciato al gelo). E’ un altro match: Sakalas riporta i suoi per la prima volta sotto la doppia cifra (72-81) al 36° mentre due intuizioni di Filippo Paoli riaprono di fatto la gara: 79-86 al 38°. Lo sforzo è massimo ma si ferma ai due liberi di Matteo Paoli del -6: 81-87 a 36’’ dalla sirena. Incredibili poi gli ultimi 5’: Sakellariou centra la retina con l’ennesima tripla praticamente da quasi dietro il canestro con l’uomo davanti e sulla rimessa dal fondo è Carpani da metà campo a rendere meno amara la sconfitta.
"Siamo stati a guardare per 33’ – racconta coach Scocchera – poi ci siamo svegliati in difesa ma recuperare oltre 20 punti in meno di 7 minuti ad una buonissima squadra come Olimpia Legnaia obiettivamente era molto difficile. Loro per tre quarti di gara ci hanno surclassato. Poi l’intensità difensiva di Pietrini e Steffanini ci ha dato il giusto carburante per tentare l’impossibile. Salvo solo la parte finale per l’impegno e la voglia. Noi dobbiamo essere consapevoli che già come squadra ed ancor più senza Rajacic non possiamo giocare di fioretto. Domenica a Genova? Sarà un’altra battaglia".
Gianni Salis
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