Tifosi, ancora una trasferta vietata. Stop ai forlivesi: non andranno a Livorno

L’ha deciso la prefettura toscana: incidenti al termine del match d’andata. No anche agli alleati della Fabo Herons Montecatini

di STEFANO BENZONI
23 gennaio 2025
Capitan Cinciarini saluta i tifosi (Frasca). : domenica non ce ne saranno al seguito

Capitan Cinciarini saluta i tifosi (Frasca). : domenica non ce ne saranno al seguito

Niente forlivesi domenica a Livorno. Dopo il divieto di trasferta per la gara di Bologna contro la Fortitudo dello scorso 14 dicembre e la decisione del prefetto di Forlì-Cesena di vietare la vendita dei biglietti ai tifosi riminesi per il derby di domenica scorsa, arriva un altro provvedimento contro le trasferte dei tifosi. Stavolta il provvedimento è del prefetto di Livorno Giancarlo Dionisi: vietata la vendita dei biglietti ai residenti nelle province di Forlì-Cesena e anche Pistoia.

La decisione è stata presa per due ragioni. La prima deriva da quanto accaduto alla fine della gara d’andata, sabato 2 novembre, vinta dai toscani: un lancio di sassi da parte dei tifosi biancorossi contro il pullman dei sostenitori della Libertas Livorno. E la seconda affonda le sue radici nei rapporti fra tifoserie: infatti il divieto per la provincia di Pistoia elimina dal gioco anche i tifosi della Fabo Herons Montecatini (serie B) che, gemellati con i forlivesi, si pensava potessero unirsi ai romagnoli in uno scontro che in teoria avrebbe potuto coinvolgere oltre ai tifosi della Libertas, anche quelli della T Tecnica Gema, l’altra squadra di Montecatini (anche questa in serie B), e quelli della Solbat Piombino (stessa categoria).

Infine, sul divieto potrebbe avere inciso anche quanto verificatosi sabato 21 settembre in occasione delle Final Four di A2 e B che si sono disputate al PalaModigliani di Livorno con il coinvolgimento di otto squadre e di conseguenza altrettante tifoserie. In quell’occasione i tifosi forlivesi e quelli di Montecatini vennero attaccati e si scontrarono con quelli di Roseto ai quali cercarono di dare manforte anche i sostenitori della Pallacanestro Livorno (altra società labronica, a sua volta in B). Come nel caso del derby Forlì-Rimini, le forze dell’ordine ragionano dunque sulle possibili alleanze fra gruppi organizzati di diverse città. Nella Questura di corso Garibaldi, per questo motivo, ritengono sintomatica la rissa fra tifosi del Rimini e del Cesena calcio, domenica a Gatteo Mare, durante una partita di calcio dilettantistico.

Dopo diverse settimane di indagini, a seguito di quegli scontri della Supercoppa sono stati denunciati 22 tifosi di varie squadre per i reati di rissa, porto e lancio non consentito di oggetti (con l’aggravante dell’evento sportivo): a inizio gennaio sono stati emessi diversi provvedimenti di Daspo, due dei quali hanno colpito due 19enni forlivesi che per un anno e mezzo avranno vietato l’accesso a tutti i palasport d’Italia.

Di conseguenza la partita di domenica, a detta della Prefettura di Livorno, poteva rappresentare l’occasione per un regolamento di conti fra varie tifoserie che avrebbe potuto rovinare il clima attorno alla sfida fra Libertas Livorno e Unieuro con rischio di incidenti che le autorità ritengono concreto.

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