Tragedia sul campo, l'addio all'arbitro Giuseppe Campanella
Tragico epilogo per l'arbitro Giuseppe Campanella durante una partita di basket a Bologna. La sua scomparsa ha lasciato un vuoto nel mondo cestistico locale, dove era conosciuto e amato da tutti.
Un’esistenza intera per il basket, lo sport di famiglia, cucito su figli e nipoti e che in tanti a Bologna relazionano al cognome degli innumerabili Campanella che calcano i parquet della città. Un voto d’amore per la palla a spicchi, quello dell’arbitro Giuseppe Campanella, che giovedì sera ha avuto il più tragico degli epiloghi. È stato infatti durante i primi minuti della sfida al vertice del campionato di Divisione Regionale 3 (ex Prima Divisione) fra Vis Clippers e Libertas San Felice, che il 53enne bolognese, coadiuvato dal primo arbitro Maurizio Donini, si è accasciato sul pavimento dell’Iis Archimede di San Giovanni in Persiceto perdendo la vita. Nonostante gli immediati soccorsi dei presenti, seguito dall’arrivo dei sanitari che hanno tentato a lungo di rianimare l’arbitro, sul pavimento di via Cento non c’è stato più nulla da fare. "La partita è cominciata regolarmente – racconta uno dei soccorritori Alessandro Ferrari, già capitano della Vis Persiceto, prima squadra della città, militante in Divisione Regionale 1 – ed ero a fare l’ufficiale di campo assieme alla mia ragazza. Dopo circa 6’ di gioco Campanella era sul muro a fondocampo sdraiato a terra ed era improvvisamente crollato. Subito l’altro arbitro e gli allenatori sono andati a vedere cosa stava succedendo e poco dopo sono andato anch’io, mentre un dirigente dei Clippers chiamava l’ambulanza". L’intervento rapidissimo con il defibrillatore e l’arrivo dei famigliari.
"Un ragazzo dell’altra squadra, che tra l’altro aveva da poco fatto il corso di primo soccorso, ha iniziato a praticargli il massaggio cardiaco, mentre io mi sono incaricato di attivare il defibrillatore. Nel frattempo sono arrivati i sanitari del 118, che sono stati un’ora coi loro macchinari a fare tutto il possibile. Sono stati loro a chiamare i famigliari, che sono arrivati poco dopo".
Come detto, quello di Campanella era un volto arcinoto nel panorama cestistico locale, dopo tanti anni da giocatore, arbitro, allenatore, dirigente e amico dei tanti che oggi lo ricordano.
"Lo conoscevo da tempo – conclude Ferrari –, mi aveva arbitrato alle giovanili e avendo fatto tanti anni l’ufficiale di campo era frequente incontrarsi. Prima della partita abbiamo scambiato qualche chiacchiera: mi ha raccontato dei suoi figli, cosa fanno e dove giocano, mentre io gli ho raccontato come vanno le cose con la Vis Persiceto". Al cordoglio si unisce anche il patron del playground dei Giardini Margherita, Simone Motola: "Il mio ricordo è di una persona appassionata, che ha trasmesso il suo amore per basket e baseball ai suoi figli e ai nipoti. Era l’anima del Team Campas, maschile e femminile, insieme a suo figlio Enrico e suo nipote Giacomo".
Per onorare la memoria di Giuseppe Campanella il presidente regionale Antonio Galli ha disposto un minuto di silenzio su tutti i campi durante le gare di questo fine settimana.
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