Un successo dopo 4 ko. Virtus Civitanova in ripresa con Arienti e Micalich: da loro oltre metà dei canestri

La Virtus Civitanova conquista 2 punti a spese del Teramo grazie a un ultimo quarto decisivo. I giovani esterni Arienti e Micalich hanno segnato 43 punti su 80 della squadra. Cicconi Massi, Bazani, Felicioni e Botteghi hanno contribuito alla vittoria.

29 novembre 2023

Ossigeno puro per la Virtus i due punti conquistati a spese del Teramo dopo i 4 ko consecutivi maturati quasi tutti allo sprint. Stavolta niente volata. Il verdetto è arrivato con buon anticipo grazie a un ultimo quarto (parziale di 21-6) connotato dalla feroce applicazione difensiva della squadra di Schiavi. Decisivo l’apporto dei giovani esterni Arienti e Micalich: ragazzi che in attacco sanno fare la differenza. Domenica hanno messo a segno 43 punti (21+22) sugli 80 della squadra, con Arienti fuori gioco a 6’ dalla fine per l’espulsione rimediata a braccetto con Trovarelli. Poco prima della baruffa tra i due il play lombardo della Virtus, già più che positivo fin lì, era stato determinante con le due bombe di fila che avevano innescato la fuga buona. Micalich ha confermato a sua volta l’attitudine al tiro dalla lunga distanza, rivaleggiando col compagno (5 triple a testa) nella caccia grossa al bersaglio. Per tutto il primo tempo, chiuso in equilibrio, i tre pivot non hanno segnato un punto su azione. Poi s’è sciolto Cicconi Massi con alcune fiammate di striscia. Bazani è ancora lontano dalle statistiche "sparate" in serie C ma, pur continuando a produrre meno di quel che ci si aspetta da lui, ha sopperito con qualche buona penetrazione e con la giusta carica emotiva. Felicioni e Botteghi potranno fare di meglio nel girone di ritorno. "Baby" Seri ha messo il suo mattoncino violando la retina avversaria in occasione del massimo vantaggio (+8) del 1° tempo. Non ha giocato Bini, che dovrebbe rientrare tra un paio di turni. Arienti è stato fermato per un turno dal giudice sportivo. Ma la squalifica verrà convertita dalla società in sanzione pecuniaria.

Mario Pacetti

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