Unahotels a Cremona per l’esame di maturità. Terza trasferta in quattro gare di campionato

La squadra di Cavina è ostica: fa giocare male gli avversari. Reggio deve dimenticare la percentuale al tiro da tre (630) di Milano

di FRANCESCO PIOPPI -
21 ottobre 2023

A Cremona per l’esame di maturità. La Pallacanestro Reggiana. che alle 20,30 scenderà in campo al ‘PalaRadi’ contro la Vanoli, sarà messa di fronte ad un test complicato e diverso da tutti gli altri. Dopo aver superato brillantemente Brindisi e Scafati, fornendo una prova solida, l’Unahotels è poi inciampata nella prima sconfitta stagionale al Forum contro in campioni d’Italia di Milano. Un ruolino di marcia che dev’essere considerato positivo e in linea con i programmi, ma che stasera si arricchirà di un altro importante capitolo. I biancorossi – privi di Uglietti che si è fratturato il mignolo destro contro l’Armani – saranno chiamati alla terza partita lontano dal PalaBigi nelle prime quattro di campionato. E questo rappresenta un ostacolo in più. Davanti avranno una squadra che fa del collettivo e dell’organizzazione il proprio marchio di fabbrica, perché coach Cavina ha nelle corde l’utilizzo di difese a zona e ‘situazioni speciali’ che tendono mandare in tilt i sistemi offensivi avversari per poi sfruttarne le debolezze. Con una sintesi un po’ sommaria, si potrebbe dire che la tendenza è quella di ‘far giocare male’ chi gli si para davanti, ma non è tutto qui. Cremona, neopromossa, ha già dimostrato di sapersi destreggiare in questa Serie A. È vero: ha perso in entrambe le trasferte con Trento (91-84) e Venezia (79-76) ma è stata in partita fino all’ultimo tiro e ha superato agevolmente Sassari nell’unica gara disputata in casa (86-74). Gli uomini di riferimento sono Zegarowski, play con un gran tiro (45,5% da tre), Lacey che è una guardia molto esperta già vista con Pesaro e Kuban (13 punti e 4,7 rimbalzi) e il pivot Grant Golden, colosso di 208 cm per 116 kg (12,3 pt col 64% da 2). Attorno a questi tre si muovono degli ‘specialisti’ come il tiratore McCullough (10 pt) e gli italiani Denegri, Pecchia e Zanotti che alzano sempre l’intensità con le loro giocate. Parliamo di un gruppo che non ha un talento smisurato e nemmeno troppo atletismo, ma che può creare difficoltà soprattutto quando non si leggono bene le situazioni tattiche. Reggio non dovrà quindi esagerare con le soluzioni individuali e – Weber in primis – dovrà evitare di far ristagnare la palla nelle proprie mani com’è avvenuto contro Milano. È chiaro che le percentuali al tiro da tre saranno determinanti (il 630 contro l’Armani va cancellato in fretta) ma l’Unahotels dovrà soprattutto pensare a correre molto. Per cercare canestri facili in contropiede ed evitare che Cremona riesca a piazzare agevolmente la zona con cui mettere in difficoltà Galloway e soci.

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