Unahotels a due velocità. Il motivo? Il calo in difesa
A Natale i biancorossi erano i migliori in Serie A, ora sono terzi. Anche l’impatto offensivo si è ridotto, ma in maniera più lieve .

A Natale i biancorossi erano i migliori in Serie A, ora sono terzi. Anche l’impatto offensivo si è ridotto, ma in maniera più lieve .
Up and down. L’ultimo mese dell’Unahotels è stata un’altalena di emozioni e risultati, con larghi sorrisi in Europa e lacrime in campionato. Una Pallacanestro Reggiana a due velocità, probabilmente anche per scelta: quella di privilegiare temporaneamente, ed è comprensibile, il passaggio del turno in Bcl, rispetto alla Serie A dove la situazione di classifica era oltre ogni aspettativa il 22 dicembre, giorno della roboante vittoria su Varese, con capitan Vitali e compagni issati a uno splendido terzo posto; ma che resta positiva tuttora, nonostante le 4 successive sconfitte di fila e il sesto gradino della graduatoria.
L’approdo alla Top 16 di Coppa ha però costretto Reggio a pagare dazio in Italia. A dirlo sono le cifre, in particolare il calo dell’efficienza difensiva dei biancorossi. Fino a Natale infatti l’Unahotels risultava la miglior difesa del campionato (non accadeva da 40 anni) con 74.5 punti subiti di media. Oggi invece è la terza, con 79.8, dietro alla Reyer Venezia (77 punti incassati per gara) e alla Virtus Bologna (78.9). In termini numerici i biancorossi, nei 4 stop degli ultimi 30 giorni, hanno subito 95.5 punti a match, ritrovandosi sul groppone anche due "centelli": 109 per opera di Trapani e 108 dall’Armani Milano, avverso la quale peraltro l’ottima prova offensiva, 106 punti rifilati alla Messina-band, aveva mascherato in parte l’opaca performance in retroguardia.
Anche in attacco però, gara di Assago a parte, i meccanismi reggiani hanno messo in evidenza parecchie avarie, simboleggiate dagli appena 57 punti segnati alla Virtus Bologna e i 73 in quel di Trapani. Il che significa che anche l’impatto offensivo si è ridotto, sia pure in maniera lieve rispetto a quello difensivo. Con il solo Cassius Winston a mantenere pericolosità costante (sempre oltre i 20 punti, a parte la sfida con Bologna) mentre il resto del team, se non per singoli exploit individuali, ha sovente latitato. Tra gli altri principali terminali offensivi Barford è andato sotto media in 3 delle ultime 4 gare di A, idem dicasi per Kwan Cheatham, ad eccezione del clamoroso 8/10 da 3 con Milano.
Le cause? Fondamentalmente quelle evidenziate da Dimitris Priftis nel post sconfitta con Trieste, a corroborare le impressioni di tifosi e addetti ai lavori: l’organico fatica a sostenere il doppio impegno se vengono richieste prestazioni costantemente al massimo delle possibilità. Lasciando intendere che per raggiungere determinati obiettivi, i playoff in Serie A e in Bcl, al netto di quello che si potrà ottenere alle Final-Eight di Coppa Italia di metà febbraio, servirebbe un innesto.
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