Unahotels bastonata

Brescia schianta Reggio. Fatale il 2° quarto: 35 punti subiti .

di FRANCESCO PIOPPI -
10 settembre 2023
Unahotels bastonata

Unahotels bastonata

REGGIO EMILIA

89

BRESCIA

104

UNAHOTELS REGGIO EMILIA: Weber 8 (06, 23), Galloway 31 (12, 711), Smith 10 (24, 24), Hervey 7 (25, 14), Atkins 15 (68, 11); Chillo 4 (22, 01), Faye, Uglietti 3, Grant 9 (48, 01), Cipolla 2 (11). N.e.: Suljanovic. All.: Priftis.

GERMANI BASKET BRESCIA: Christon 12 (46, 13), Della Valle 14 (33, 03), Petrucelli 11 (23, 02), Gabriel 13 (11, 36), Bilan 12 (57); Burnell 7 (35, 02), Massinburg 13 (45, 11), Akele 12 (66), Tanfoglio 10 (33 da 3), Tonelli, Porto. All.: Magro.

Arbitri: Tallon, Forni, Alessi.

Parziali: 24-26, 40-61; 66-88

Note T.l.: Reg 1418 Bre 2427. Rimb.: Reg 22 (Hervey 6) Bre 30 (Gabriel e Bilan 5). Ass.: Reg 21 (Hervey 6) Bre 25 (Christon 6).

di Francesco Pioppi

Ci sono legnate che fanno bene. Soprattutto quando si ha ancora tutto il tempo per imparare dai propri errori e apportare le correzioni che si ritengono opportune. Dopo la doppia passerella con Cento e Rimini, squadre di A2, la Pallacanestro Reggiana è ripiombata sul pianeta terra schiantandosi contro Brescia. Per gli uomini di Priftis è stato fatale un secondo quarto giocato con una sufficienza disarmante al cospetto di una squadra, quella di Magro, certamente più lunga e forte fisicamente oltre che più rodata (già 6 amichevoli prima di ieri per la Leonessa).

Subire 35 punti in un quarto, com’è successo nel secondo parziale, non è però ammissibile nemmeno nel giardino di casa. E quindi nemmeno in amichevole. Prima e dopo quel maledetto break di 35-16, la Unahotels si è mossa discretamente, mettendo in mostra vizi e virtù di una squadra che è ovviamente ancora in rodaggio. Di talento, soprattutto sul perimetro, ce n’è in abbondanza. Anche se le idee non sono ancora chiarissime. Il volante lo tiene in mano Weber, e questo lo abbiamo capito, ma non mancano le controindicazioni: si va sempre ai 100 all’ora come vuole lui e finchè tutto funziona è una gioia per gli occhi. Quando però qualcosa s’inceppa e arriva il ghiaccio in curva, al momento non esiste un ‘piano B’ al corri e tira. Né Uglietti, né Galloway, né tantomeno Smith hanno la capacità di far ragionare la squadra. Non a caso Atkins, il grande saggio, più di una volta si è sbracciato, invitando i compagni ad avere più pazienza. Brescia è già quello che vorrebbe essere Reggio tra qualche mese, con ancora più fisicità e classe in ogni ruolo: sfidarli al loro gioco è stato, appunto, un gioco al massacro. Priftis dovrà quindi trovare strade alternative e far crescere il gruppo che ieri, visto caratteristiche e ruolo, ha certamente patito anche l’assenza di Vitali (contusione all’alluce sinistro, niente di serio) e magari coinvolgere ancora di più la colonna italiana formata da Chillo, Uglietti e Grant, autore di una prova solida. Di sicuro il tecnico greco avrà ancora qualche trucco nel cilindro che vorrà tenersi per il campionato, altrimenti non si spiegherebbero gli allenamenti a porte chiuse, in stile ex Urss. Il potenziale è enorme, Galloway è un tiratore strepitoso, Atkins un giocatore intelligentissimo, il gruppo sembra unito e c’è tutto il tempo per amalgamarsi e conquistare un confortevole posto playoff. Tenendo a mente però un vecchio proverbio: l’attacco ti fa vendere i biglietti, ma la difesa ti fa vincere le partite. Formula forse banale, ma evidentemente non così scontata.

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