Unahotels spietata: travolta Venezia

Silurato il ’solista’ Hervey, i biancorossi si sono subito trasformati in uno splendido collettivo. Esordio in A per i baby Bonaretti e Suljanovic

di FRANCESCO PIOPPI -
4 febbraio 2024
Unahotels spietata: travolta Venezia

Unahotels spietata: travolta Venezia

REGGIO EMILIA

77

UMANA REYER VENEZIA

60

UNAHOTELS REGGIO EMILIA Weber 18 (7/12, 1/1), Galloway 7 (1/3, 0/8), Vitali 6 (0/3, 1/5), Chillo 5 (1/3, 1/1), Faye 8 (4/5); Smith 12 (2/4, 2/6), Grant 3 (1/2 da 3), Uglietti, Atkins 17 (7/11, 1/1), Bonaretti 1, Cipolla (0/1), Suljanovic. All.: Priftis.

UMANA REYER VENEZIA Spissu 6 (2/3, 0/2), Tucker 5 (0/3, 1/5), Casarin 9 (2/3, 1/3), Simms 14 (3/6, 2/3), Tessitori 6 (3/5); Wiltjer 8 (1/4, 2/8), Heidegger 6 (1/5, 1/5), De Nicolao 2, Brooks 4 (2/3, 0/2). N.e.: O’Connell, Janelidze. All.: Spahija.

Arbitri: Rossi, Gonella, Dori.

Parziali: 17-16, 38-30; 60-44.

Note T.l.: Reg 12/16 Ven 11/16. Rimb.: Reg 38 (Chillo e Faye 7) Ven 41 (3 con 7). Ass.: Reg 14 (Vitali 5) Ven 15 (Spissu 5). Spettatori 4.089.

Se i giocatori della Unahotels volevano mandare un messaggio all’ex compagno Hervey, la vittoria di ieri sera è stato un manifesto a caratteri cubitali. E d’altronde si sa: la pallacanestro è un gioco di squadra. Anche sua maestà Michael Jordan, il più grande di sempre, ha avuto bisogno di avere al fianco Scottie Pippen o di ascoltare i consigli di coach Phil Jackson per vincere. Figuriamoci i ‘comuni mortali’ che transitano da queste parti. Non è quindi un caso che – messo da parte un magnifico solista come il texano – l’Unahotels si sia immediatamente trasformata in uno splendido collettivo. La squadra di Priftis, concentrata, feroce e spietata fin dalla palla a due, ha messo in piedi un’impresa che – per il valore totale, la situazione e il livello dell’avversario – è giusto considerare come la più importante dell’anno. Impossibile scegliere un solo protagonista, perché nell’inizio fantastico di Faye che fa impazzire Tessitori (poi espulso…) c’è la scommessa vinta dalla società. Nel quintetto base dato a Chillo i sacrifici di un gregario finalmente ripagati e nella partita del riscatto di Atkins – eletto Mvp dell’incontro a fine gara - c’è la luce in fondo al tunnel di un professionista che fin qui vedeva la palla cinque volte a partita. E ha sofferto in silenzio. Sono storie come la sua che fanno appassionare allo sport, dove il singolo a volte è costretto a rinunciare a qualcosa di proprio per il bene comune. Alla fine dei conti, il break decisivo è stato messo assieme all’inizio della ripresa e poi consolidato nel finale con un grande Weber, ma il profumo della magia era nell’aria fin dalle prime battute. Bastava guardare l’impegno in difesa che stava mettendo Galloway in una serata orribile al tiro da fuori (0/8 da 3, la sua specialità). L’ex Nba probabilmente non si spremeva così in difesa dai tempi dell’high school, un altro segnale inequivocabile di come si volesse fare di tutto per arrivare al risultato. La ciliegina sulla torta, simbolo anche della filosofia del club, è stato il doppio esordio in Serie A dei baby Omer Suljanovic (classe 2005) e Tommaso Bonaretti (classe 2006) che si è anche tolto lo sfizio di segnare un punticino, in una notte che racconterà ai nipotini.

Nota di colore: ieri sera al PalaBigi era presente Daulton Hommes, ala ex Cremona e Baskonia e inevitabilmente sono iniziati i rumors su un suo possibile approdo in biancorosso. Il giocatore però dovrà stare fermo fino a fine marzo ed è ‘in zona’ perché sta svolgendo riabilitazione a Bologna.

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