Unieuro, attenta all’azzurro Basile. Rivali super in attacco e non solo
Basket A2 Nessuno segna quanto i lombardi (82 a gara), ma anche la difesa brilla: è la seconda (72)
Nemmeno tempo di disfare le borse che, dopo la difficile trasferta di Udine, l’Unieuro torna già in campo e, ancora una volta, contro una delle big del torneo: questa sera alle 18, al Palafiera arriva l’Acqua San Bernardo Cantù e il pronostico non pare certo arridere ai ragazzi allenati da coach Antimo Martino.
La formazione brianzola, come nella passata stagione, è tra i team che giocano il campionato con la dichiarata volontà di provare l’assalto alla massima serie e per farlo ha allestito un organico di prima fascia, a partire dalla cabina di regia dove si alternano un giocatore di lunga militanza nel campionato di serie A come Andrea De Nicolao, secondo miglior assistman del torneo con oltre 7 assistenze a gara, e l’ex forlivese Fabio Valentini, che sotto San Mercuriale ha mostrato di essere un giocatore di valore assoluto in A2.
Negli esterni ruotano l’ex Nazionale Riccardo Moraschini (quasi 10 di media), il giovane Joonas Rismaa, l’uomo delle missioni speciali Matteo Piccoli e l’americano Tyrus McGee: l’ex Pistoia e Venezia, però, è attualmente fuori per un problema muscolare e la sua assenza si sta facendo sentire nelle rotazioni di coach Nicola Brienza, tornato a casa dopo la conquista della serie A con Pistoia, che spera presto di poterlo rivedere sul parquet.
Sotto le plance, poi, l’uomo in più dei canturini è Grant Basile: l’americano del Wisconsin, ma dal passaporto italiano, finora ha brillato mettendo insieme numeri importanti (quasi 18 punti e 7 rimbalzi a gara) e prestazioni che hanno convinto coach Gianmarco Pozzecco a convocarlo con la Nazionale per le qualificazioni di Eurobasket in programma la prossima settimana contro l’Islanda.
Ma non c’è solo Basile nel pacchetto interni di Cantù, che può vantare la perimetralità di Filippo Baldi Rossi (70% dall’arco nelle sei gare fin qui disputate), la rocciosa solidità interna dell’ex Chiusi Luca Possamai e l’esperienza di un altro oriundo come Christian Burns.
Per capire lo spessore dei lombardi, basti pensare che sono contemporaneamente uno dei migliori attacchi, con oltre 82 punti realizzati di media, e la seconda migliore difesa (appena 72 punti subiti a partita) del torneo. Ciò che è certo è che Forlì, per vincere, dovrà ritrovare quella brillantezza e quella solidità che sono mancate nella trasferta del PalaCarnera, puntando su un fattore campo che spesso ha inciso anche nelle ultime trasferte di Cantù, caduta sia a Cividale (80-72) che a Vigevano (89-85).
Per Perkovic e compagni, quindi, sarà una bella occasione di riscatto, ma servirà dare il massimo per restare in scia alle prime della classe e non rimanere troppo indietro, in piena lotta per la zona play-in.
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