Unieuro di slancio alla sfida contro Trieste. La panchina tira la volata per la semifinale

Rotazioni oculate e le soluzioni a disposizione hanno permesso a Martino, nel 3-1 con Vigevano, di dosare i minutaggi

di SIMONE CASADEI -
16 maggio 2024
Unieuro di slancio alla sfida contro Trieste. La panchina tira la volata per la semifinale

Unieuro di slancio alla sfida contro Trieste. La panchina tira la volata per la semifinale

La sfida con Trieste è ormai dietro l’angolo e Forlì si prepara a una battaglia che si preannuncia particolarmente intensa ed equilibrata. I biancorossi faranno leva sul fattore campo e sugli ottimi segnali lanciati nella serie contro Vigevano, nonché sulla freschezza complessiva del gruppo. Nelle quattro sfide ravvicinate contro la Elachem, infatti, lo staff tecnico ha tutto sommato potuto gestire i minutaggi dei vari interpreti.

Un elemento tutt’altro che scontato, in considerazione del forfait di Kadeem Allen e, in occasione di gara3, di Luca Pollone. Proprio quando l’ala piemontese è stata costretta allo stop, non a caso, all’Unieuro è mancato un pizzico di energia per poter compensare l’esuberanza degli avversari. In generale, però, Forlì se l’è cavata alla grande. Al punto da riuscire a chiudere la pratica del quarto di finale in una settimana esatta, spuntandola in quattro partite.

La prossima avversaria, Trieste, ha saputo finanche fare di meglio, eliminando Torino in tre match. Ora, di conseguenza, potrà contare su due giorni di riposo in più rispetto alla Pallacanestro 2.015. È anche vero, però, che ogni vittoria giuliana è stata estremamente complicata, lottata sino alla sirena (+7 in gara1, poi +3 nei due successivi appuntamenti) e coach Christian non è potuto andare al risparmio in termini di rotazioni dei propri uomini. L’Unieuro, invece, non ha mai avuto a che fare con partite ‘tirate’. Nei tre successi, in particolare, Antimo Martino ha dato fondo a tutte le riserve della propria panchina, trovando peraltro buoni riscontri.

I minutaggi dei singoli componenti, del resto, riflettono proprio tutto ciò. Trieste ha impiegato ben sei giocatori per 22’ o più di media nelle tre partite di post-season disputate. Due di questi, vale a dire gli stranieri Eli Brooks e Justin Reyes, hanno giocato addirittura 33’ e 32’ rispettivamente ad uscita. Forlì, al contrario, ha centellinato con successo le energie. Il più utilizzato dallo staff tecnico è il totem Xavier Johnson, che si assesta a 28,3’ di impiego: nessuno ha superato la soglia dei 30 minuti. A ruota ci sono Fabio Valentini (27’) e Todor Radonjic (23’), elementi fondamentali nell’assetto biancorosso attuale.

Insomma, la forza dell’Unieuro, in queste prime quattro partite, è proprio nella performance del collettivo. La panchina forlivese, soprattutto, sta fornendo un contributo eccezionale. Daniele Cinciarini e Federico Zampini, sesto uomo designato, segnano la bellezza di 25,8 punti in due: quasi un terzo di quelli realizzati da tutta la squadra. Il capitano è addirittura il secondo marcatore a quota 13,5 in 17,5’ di utilizzo. Dalla panchina, poi, si alza Daniele Magro, ultimo arrivato in Romagna, che sta garantendo soluzioni differenti sotto canestro. Gli 8 punti e 5,8 rimbalzi in soli 16,5’ non sono assolutamente un caso.

In tutto ciò, anche Michele Munari, ora a tutti gli effetti il decimo della rotazione biancorossa, è sul pezzo. Il playmaker classe 2005 è sceso in campo in tutte le quattro partite della serie contro Vigevano tenendo egregiamente il campo in ogni occasione. "Anche Munari dovrà fare il Munari", era l’auspicio di Antimo Martino alla vigilia dei playoff. Michele non si sta facendo pregare ed è il simbolo di una Forlì che, rimboccatasi le maniche, proverà a fare più strada possibile.

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