Unieuro sfida Real Sebastiani Rieti: partita chiave per i playoff

Unieuro affronta Real Sebastiani Rieti in una sfida cruciale per i playoff. Occhi puntati su Perkovic e compagni.

di VALERIO RUSTIGNOLI
6 aprile 2025
Toni Perkovic nel beffardo ko con Rieti all’andata 64-65: il mancato riconoscimento della tripla finale di Harper rese vani i suoi 26 punti in 26 minuti (Salieri)

Toni Perkovic nel beffardo ko con Rieti all’andata 64-65: il mancato riconoscimento della tripla finale di Harper rese vani i suoi 26 punti in 26 minuti (Salieri)

Sulle ali dell’entusiasmo, riacceso dalle due importanti vittorie contro Avellino e Milano, oggi alle 18 l’Unieuro sarà di scena sul campo della Real Sebastiani Rieti, per un match che, ancora una volta, mette in palio punti davvero importanti e rappresenta una nuova significativa prova per testare la forza di Perkovic e compagni.

In ballo c’è anche da riscattare la sconfitta del Palafiera, un 64-65 che andrà ribaltato anche in chiave classifiche avulse dell’ultima giornata, graduatorie che sembrano ormai scontate visto l’affollamento nella corsa ai playoff, per fare sì che il supplementare sfumato sulla sirena all’andata non risulti ulteriormente doloroso.

Rieti, a due lunghezze da Forlì in classifica, è una squadra esperta e ruvida, che fa della fase difensiva il suo punto di forza (quarta miglior difesa del torneo con 74 punti subiti a gara), mentre in attacco le responsabilità sono diffuse, mancando quel leader offensivo che nei piani estivi doveva essere Jazz Johnson, passato poi ad Orzinuovi nel corso della stagione.

Ad oggi sono tre gli stranieri a disposizione di coach Alessandro Rossi: Skylar Spencer è il pivot di riferimento della squadra, non brillantissimo in fase offensiva (9 punti di media), ma solido nel lavoro sporco, primo per rimbalzi catturati (oltre 9 a gara) e stoppate (quasi 2 a partita) nel campionato; mentre sugli esterni il titolare è l’ex Varese Jordan Harris (11 punti e 3 assist di media), in via di recupero da un infortunio che ha portato in terra sabina anche il finlandese Topias Palmi (un passato in serie A a Cremona), che da gettonaro ha finora portato un significativo contributo alla causa (oltre 13 punti di media in 28’).

Da non sottovalutare, però, anche l’impatto della truppa italiana, nelle cui fila sono tanti i giocatori da tenere a bada: a partire da Diego Monaldi, americano aggiunto ed esperto di promozioni, che con 12 punti e 3 assist a gara è una certezza, per arrivare poi ad Alvise Sarto, tra i migliori tiratori dall’arco del torneo (44%).

Sempre sugli esterni, nelle rotazioni ci sono giocatori come Marco Spanghero, Kenneth Viglianisi e Lorenzo Piccin, mentre vicino a canestro Giorgio Piunti (16 punti e 7 rimbalzi nell’ultima vittoria a Vigevano), Alexander Cicchetti e Ion Lupusor hanno centimetri ed esperienza.

Un’altra importante caratteristica di Rieti è la capacità di poter mettere in campo una vera rotazione a dieci uomini, con tante energie e risorse in grado di cambiare l’andamento dei match. Certo, in attacco le percentuali non sono sempre immacolate, basti pensare che Rieti è la squadra che tira peggio da 2 del torneo, insieme proprio a Forlì, con il 48%.

"Partita difficile, contro una squadra che sta confermando le proprie ambizioni e che, indipendentemente dalla scelta sul turnover, ha nelle qualità e nella profondità del roster quei valori che le hanno permesso di competere con chiunque – mette tutti in guardia coach Antimo Martino –. È una trasferta quindi insidiosa e la prima di quattro partite finali che avranno tutte un notevole valore per la definizione della classifica". Sarà quindi una gara ruvida e nervosa: per l’Unieuro, in cui tornare a casa con un successo sarebbe fondamentale per lanciare la propria corsa verso i playoff.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su