Vuelle, il presidente Costa: “Non mi dimetto, ma lascio a fine stagione”

La salvezza? “Non facile, ma si può ottenere. Certo nello sport può succedere di retrocedere, anche a Pesaro"

7 febbraio 2024
Ario Costa annuncia in conferenza stampa le sue dimissioni dalla presidenza della Carpegna Prosciutto (foto Toni)

Ario Costa annuncia in conferenza stampa le sue dimissioni dalla presidenza della Carpegna Prosciutto (foto Toni)

Pesaro, 7 febbraio 2024 – Da una parte c'è un Ario Costa inusitatamente deciso: “Non voglio uscire di scena con una retrocessione”. “Non mi dimetto, ma lascio a fine stagione”. “Dopo anni mi sono scritto qualcosa. Sono grato e addolorato. Dirò addio a fine stagione sportiva a un club che posso chiamare ‘casa’. Ho alle spalle 12 anni da giocatore biancorosso, sei da dirigente e 12 da presidente. Credo sia un record. E ne sono orgoglioso. Un onore servire questa storica società, ma è giusto favorire un ricambio della governance. Noi abbiamo sempre fatto il massimo con quello che avevamo, spirito di appoggio e unità ci hanno resi una società speciale. La Vuelle negli ultimi 12 anni ha meglio performato di tante altre società per rapporto tra budget punti e pubblico. Negli ultimi dodici anni solo 4 società non sono mai retrocesse, tra queste c'è la Vuelle. Forse valgono di più le salvezze con poche risorse che playoff e coppe. A voi la sentenza”.

“Una decisione personale, nulla a che vedere con il delicato momento. La decisione non altera il mio impegno da qui alla fine della stagione per fare possibile e impossibile per salvare la squadra. Metto la mia faccia e mi assumo tutte le responsabilità. Ma non mi sto dimettendo, sto comunicando a tempo debito che lascerò il ruolo di presidente. Una decisione presa a febbraio, per dare modo alla società per riorganizzarsi. Serve una nuova governance, non sarò io a iscrivere la squadra al campionato. Potevo dirlo a giugno, lo dico oggi così c’è il tempo per ricostruire quello che ho lasciato”.

“Lasceremo una società sana e forte. Grazie ai consorziati - ribadisce Ario Costa - le mani solide non mancano. Spero che domattina ci sia la fila in via Bertozzini (sede VL, ndr) per la mia poltrona, ma deve avere le caratteristiche giuste, una persona seria. Noi daremo una società lucidata e pulita, con una credibilità importante. Spero che non manchino mai appoggio a società e squadra”.

La salvezza? “Non facile, ma si può ottenere. Certo nello sport può succedere di retrocedere, anche a Pesaro". "Io non voglio uscire di scena con una retrocessione, ma o sparo agli avversari ogni tanto. Intanto domenica dovevano sparare a due arbitri". "Se non c'era quell'idiota di Sahin, e Bettini, probabilmente avremmo vinto. È quello che penso e dico. Questo fa parte del far tutto per salvarsi. Non posso permettere un arbitraggio del genere. Non posso permettere un arbitraggio del genere a sfavore di una società, che si chiami Milano, Bologna, Vuelle... Chiunque. Quello che abbiamo visto e subito a Scafati è qualcosa su cui riflettere". Chiamato direttamente in causa, lo stesso Costa risponde sull'obiettivo salvezza: "Faremo di tutto per raggiungerla. Rafforzare la squadra? Vedremo se ci sarà bisogno nella pausa per le finale eight e vedremo se con Costa ci saranno altri protagonisti per decidere sulla squadra. Di certo non voglio finire questi trent'anni con una retrocessione"

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