Vuelle, Sacchetti non fa il miracolo. Troppa la differenza con Napoli
Ma il tecnico estrae dal cilindro la novità Maretto: italoargentino di belle speranze e con la grinta giusta
Napoli
93
VUELLE PESARO
75
GEVI : Pullen 15, Zubcic 11, Ennis 13, De Nicolao 7, Owens 9, Brown 17, Sokolowski 5, Lever 13, Bamba, Biar 1, Saccoccia 2, Ebeling. All. Milicic.
CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO: Bluiett 14, Visconti 6, Ford 15, Maretto 5, Tambone 2, Cinciarini 9, Stazzonelli, Mazzola 9, Totè 15, Mockevicius. All. Sacchetti.
Arbitri: Lo Guzzo, Grigioni, Catani.
Note: parziali 23-22, 47-33, 69-49. Tiri liberi: Napoli 5/6, Pesaro 13/19. Tiri da tre: Napoli 18/36, Pesaro 8/31. Rimbalzi: Napoli 35, Pesaro 33. Assist: Napoli 18, Pesaro 16. Antisportivo a Zubcic. Falli tecnici a Totè e Sokolowski.
Come andare alla guerra col moschetto mentre dall’altra parte sparano coi cannoni. Il 50 per cento da tre con cui la Gevi stende la Vuelle (che dall’arco si ferma al 25) non ha bisogno di molte altre spiegazioni.
La società, in colpevole ritardo nel sostituire Bamforth, infortunatosi il 29 dicembre, schiera sul parquet del PalaBarbuto solo tre stranieri e uno di questi – Mockevicius – chiude a zero punti. Impossibile competere sui 40’ contro il talento diffuso della Gevi, che si può permettere di tenere a lungo in panca Zubcic per preservarlo dai falli, che presenta un Markel Brown da 12 punti nel primo quarto e poi estrae dalla panchina un Pullen da 15 punti in 19’.
Sacchetti prova a sorprendere schierando in quintetto il 2004 Maretto, argentino con cittadinanza italiana, che risponde con una bella faccia tosta segnando subito una tripla, ma paga l’inesperienza con due falli in 4’.
All’inizio Pesaro si regge sulle spalle di Ford, che appare rigenerato, ma dura poco.
L’ultimo vantaggio biancorosso al 13’ (28-29), poi Napoli se ne va mentre Totè, apparso molto nervoso, becca un tecnico e il fallo di Bluiett sul tentativo di Sokolowski costa 3 liberi. Il parziale è pesante, la Vuelle segna appena 4 punti in 7’ e all’intervallo la partita è già sepolta.
La squadra pesarese sprofonda sino al -30 (91-61) prima che la Gevi alzi il piede dall’acceleratore e, schierando le seconde linee, consenta agli ospiti di limitare i danni. Meo esce dal campo pensieroso, sa che lo aspetta un duro cammino verso la salvezza.
Elisabetta Ferri
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