A Rimini tutti pazzi per Malagrida. Dalla serie A al primo gol tra i prof

L’esterno della Samp è arrivato in riviera da poche settimane, ma è già diventato uno dei preferiti dai tifosi

di DONATELLA FILIPPI -
23 febbraio 2024
A Rimini tutti pazzi per Malagrida. Dalla serie A al primo gol tra i prof

A Rimini tutti pazzi per Malagrida. Dalla serie A al primo gol tra i prof

Piedi per terra, talento e sguardo fisso verso l’obiettivo. Ha solo 20 anni Lorenzo Malagrida, ma dà l’impressione di sapere esattamente dove vuole e può arrivare. A Rimini c’è piombato nell’ultimo mercato di riparazione, qualche settimana fa. Dalla cadetteria alla Lega Pro per farsi le ossa tra i ’grandi’. Ma il profumo del calcio che conta l’esterno ligure lo sente da un paio di stagioni. Mister Giampaolo alla Sampdoria lo convoca per il ritiro estivo, Stankovic lo fa debuttare in A, a Bergamo contro l’Atalanta. Poi una decina di minuti allo Juventus Stadium, una manciata all’Olimpico di Roma e ben un tempo al ’Maradona’ di Napoli. Insomma, quel profumo Malagrida lo sente ancora. Ma per tornarci, un giorno, in quegli stadi indimenticabili dovrà prima masticare un po’ amaro sui campi della serie C. E quello che in poche settimane è riuscito a far vedere a Rimini fa pensare che, un giorno, quel profumo della serie A possa tornare a sentirlo. Anche se prima, ci sono passi importanti da compiere. "Uno per volta – racconta Malagrida pensando ai nove giorni di fuoco che attendono il Rimini da sabato in avanti – Adesso c’è l’Ancona e pensiamo all’Ancona. Non possiamo permetterci di sprecare energie mentali proiettandoci già verso la Coppa Italia o verso la prossima gara in casa della Lucchese". E domani nella Marche, oltre a un avversario che sta cercando un proprio equilibrio, i biancorossi troveranno, anche un ambiente caldo. Che farà da antipasto a quello che poi toccherà a Malagrida e compagni mercoledì, a Catania. Malagrida, lui che a Marassi con la sua Samp è di casa, la sensazione del pubblico a quattro cifre la conosce bene. "Diciamo che l’ho assaggiata – sorride – Bisogna cercare di isolarsi un po’, ma anche di godersela". Come l’esterno si sta godendo l’intesa, ancora da affinare, ma già buona, con i nuovi compagni di reparto. Lui e Lamesta sono capaci di fare girare la testa agli avversari. "Ci scambiamo spesso fascia – racconta – con l’intento di essere più imprevedibili. Abbiamo caratteristiche simili. A lui vorrei ’rubare’ la capacità di tiro", dice ripensando al primo gol tra i professionisti appena realizzato con la Recanatese.

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