Analisi di una pazza vittoria. L’attacco c’ha messo la pezza

Pontedera, nell’incredibile match a Recanati l’imprecisione della fase difensiva ha rischiato di dissipare il largo vantaggio del 4-1.

7 febbraio 2024
Analisi di una pazza vittoria. L’attacco c’ha messo la pezza

Analisi di una pazza vittoria. L’attacco c’ha messo la pezza

La bravura della fase offensiva ha superato l’imprecisione della fase difensiva. E’ stata questa la differenza che ha tirato dalla parte del Pontedera i tre punti ottenuti nel pazzo 5-4 sul campo della Recanatese. Una gara iniziata col vantaggio locale di Carpani (15°), proseguita con il devastante poker granata in 11’ grazie alla tripletta di Delpupo (21°,23° e 31°) e all’acuto di Perretta (29°), riaperta dai gol di Carpani (41°) e Raimo (53°), quindi chiusa dal nuovo scatto di Ianesi (55°) e dal definitivo sigillo di Ahmetaj (61°). E’ stata una partita talmente atipica che è difficile da suddividere in maniera netta, anche se possono essere riconosciute quattro fasi.

Prima fase, 1°-15° minuto. La Recanatese è partita più forte creando un paio di situazioni di pericolo sventate da Ciocci (niente di particolare comunque) e trovando il vantaggio. Padroni di casa col 4-4-2, Pontedera col 3-4-2-1 offensivo, che in fase difensiva diventava un 4-4-2 con marcature fisse, atteggiamento tattico rimasto sino al termine.

Seconda fase 16°-41° minuto. La squadra di Canzi ha dominato e tirato fuori la migliore espressione della fase offensiva con il nuovo modo di sviluppare di Ganz e la crescita degli altri elementi d’attacco. I granata hanno dimostrato di vivere delle qualità dei vari giocatori, al di là di chi viene scelto dal tecnico e riuscendo a portarsi sul 4-1 hanno dato l’impressione – che resterà tale - di aver chiuso il match.

Terza fase 42°-80° minuto. Se nel primo tempo sembrava che il Pontedera potesse segnare ad ogni azione, nel secondo questa sensazione l’ha data la Recanatese. E’ stato il periodo di maggiore sofferenza per gli uomini di Canzi, che in questa fase hanno subito tre reti, il passaggio della squadra di Pagliari dall’inizio della ripresa al 4-2-4 e una punizione a due in area (72°) del possibile 5-5 finita contro la traversa (Morrone). In mezzo il lampo di Ianesi che alla fine farà la differenza.

Quarta fase, 81°-97° minuto. L’espulsione diretta di Ferretti (fallo su Ciocci) ha consentito ad Espeche e compagni di gestire meglio la situazione e di confezionare tre punti decisivi. I 7 gol totali di Delpupo, i 5 di Ianesi, i 4 di Benedetti e i 6 di Catanese, ora all’Arezzo, avversario venerdì al Mannucci, dicono che il Pontedera oltre ad essere una cooperativa del gol ha il terzo miglior attacco del girone, il terzo miglior rendimento esterno dopo Perugia e Cesena e che nelle ultime 15 partite (su 24) ha fatto meno punti (28) solo del Cesena (39). Lo sviluppo della fase offensiva è stato, insieme al risultato, la cosa migliore di questo incredibile 4-5, ma di contro c’è un campanello di allarme per la fase difensiva: sull’1-4 la partita doveva finire lì e sono troppe le reti subite (11 nelle ultime 3 gare). Da un Pontedera solido ed equilibrato secondo gli abituali principi di gioco si è passati ad una pericolosa... canzilandia.

Stefano Lemmi

Continua a leggere tutte le notizie di sport su