Arezzo al Curi per fare la storia. Troise punta sulla continuità per battere un Perugia in crisi
Il tecnico del Cavallino lascia intendere di voler confermare l’undici sceso in campo contro il Pescara. Un solo acuto aretino in terra umbra: oltre 440 tifosi in partenza sognando un blitz che manca dal 1986.
di Luca Amorosi
AREZZO
È il derby con la "D" maiuscola e finalmente lo sarà anche sugli spalti. Perugia-Arezzo torna al Curi a distanza di sette mesi dal precedente della scorsa stagione e stavolta ci saranno anche i tifosi amaranto. Previsti quasi 450 aretini, buon numero considerato che l’obbligo della tessera del tifoso ha gioco forza scremato le adesioni. Dopo l’ovattata trasferta con il Milan Futuro, insomma, la squadra è pronta a riabbracciare il proprio pubblico anche lontano dal Comunale. La palla passa ora a giocatori e staff, che vogliono ripartire dalla bella prestazione, tecnica e di atteggiamento, contro il Pescara. Attitudine non a caso è la parola chiave di Troise, che vuole dai suoi un’altra prova di alto livello dal punto di vista mentale e dell’approccio. Per questo motivo anche l’undici di partenza sarà lo stesso di domenica scorsa: "Non è un copia e incolla perché ogni partita offre spunti diversi, ma è il momento di dare continuità. Ciò che dobbiamo assolutamente replicare l’atteggiamento, anche perché è un derby sentito". Una partita che l’Arezzo ha vinto, a Perugia, una sola volta quasi quarant’anni fa. Troise vuole scrivere la storia: "C’è ancora più motivazione per fare qualcosa di straordinario per un’intera città". Sarà un incontro carico di agonismo e intensità secondo il tecnico, che chiede ai suoi di gestire le emozioni, qualcosa di preparato al pari dell’aspetto tecnico. Anche perché dall’altra parte c’è una squadra ferita, contestata e in cerca di una svolta in casa, dove non vince da quasi due mesi: "Mi aspetto un’avversaria aggressiva, che ha recuperato alcuni giocatori assenti e dunque non sarà quella vista ultimamente", ha aggiunto il tecnico. La formazione, come detto, sarà la stessa di domenica scorsa: Guccione, l’ago della bilancia, sarà ancora impiegato da mezzala atipica con Mawuli e Renzi, con Gucci riferimento centrale e Tavernelli e Pattarello (che Troise reputa in crescita) esterni del tridente. Anche dietro nessuna sorpresa: Montini, Lazzarini e Chiosa si sono meritati la conferma. Il ballottaggio più serrato è stato quello tra Coccia e il perugino Righetti, che vivrà un venerdì sera ancor più speciale. Per lui si preannuncia un ingresso a gara in corso così come per Damiani, che ha svolto un’altra settimana piena di lavoro. Mercoledì, poi, ci sarà il bis in coppa, ma quella è un’altra storia.
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