Arezzo, Ogunseye è il punto fermo di Troise. Dubbi in difesa e a centrocampo verso Sestri

Chiosa verso la conferma, mentre a Mawuli e Renzi saranno chiesti straordinari. Settembrini in corsa con Santoro, le altre opzioni

17 ottobre 2024
Arezzo, Ogunseye è il punto fermo di Troise. Dubbi in difesa e a centrocampo verso Sestri

di Luca Amorosi

AREZZO

Se la vittoria allo stadio Comunale manca da due turni, l’Arezzo proverà a riconfermarsi in trasferta, dove è reduce da due vittorie consecutive: dopo le prime due trasferte "da brividi", per usare le parole scelte dal capitano Andrea Settembrini per descrivere le gare di Pesaro e Pineto, infatti, il Cavallino ha vinto a Pontedera e poi a Sassari, campi storicamente complicati per diversi fattori. Ora, la squadra di Troise va a caccia del tris in uno scenario inedito: mai nella storia gli amaranto hanno giocato allo stadio Giuseppe Sivori di Sestri Levante.

Gli unici precedenti contro i rossoblù sono quelli della stagione scorsa, ma in trasferta si giocò a Vercelli a porte chiuse perché lo stadio dei liguri non era a norma per la serie C.

Le ultime trasferte hanno un protagonista assoluto: Roberto Ogunseye, che domenica scorsa si è sbloccato pure in casa. Gli amaranto si affideranno ancora a lui per trovare la via della rete e della vittoria, anche se Troise si augura di trovare anche soluzioni alternative per segnare.

Ci si può legittimamente aspettare di più, per esempio, da Pattarello, che deve ancora segnare un gol su azione, o da Guccione, un solo gol all’attivo e subentrato dalla panchina nelle ultime due gare.

Il tecnico potrebbe affidarsi a loro tre domani sera, puntando su qualità e voglia di riscatto dei due mancini. Le scelte sugli interpreti comunque saranno diretta conseguenza dell’assetto tattico che Troise vorrà proporre: il 4-3-3 di riferimento di recente ha subìto degli accorgimenti, per scelta e per necessità: a Sassari la squadra in avvio fu schierata con la difesa a tre, due esterni a tutto campo e due mediani. Nell’ultima uscita col Rimini, anche per l’emergenza a centrocampo, Troise ha optato per un 4-2-3-1 più offensivo che però, tutto sommato, non ha pagato dividendi. Adesso, si potrebbe tornare alle origini con il tridente di cui sopra, la difesa a quattro e una mediana a tre.

In questi due reparti, però, mancano opzioni importanti e il blocco di titolari è da ricostruire. Chiosa, ormai recuperato a pieno, può diventare un punto fermo da ora in poi, a cui affiancare uno tra Gigli, Del Fabro e, all’occorrenza, Lazzarini, che però con l’assenza prolungata di Montini continuerà, con ogni probabilità, a vestire i panni del terzino. Anche perché Renzi serve in mediana, dove non sono disponibili Damiani e Chierico.

Straordinari per Mawuli, mentre potrebbe ritrovare una maglia dall’inizio proprio Settembrini, che ha voglia di incidere. Insomma, Troise ha almeno un paio di moduli tra cui optare e ballottaggi aperti in tutti i ruoli: l’unica certezza, a oggi, è proprio Roberto Ogunseye.

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