Arezzo, tre punti a fatica. Pattarello su rigore scaccia i fantasmi

Il Legnago in emergenza crea poco e pensa solo a difendere la propria porta. Il tocco di mano in area dell’ex Ruggeri spiana la strada quasi allo scadere.

di Redazione Sport
14 settembre 2024
L’esultanza rabbiosa di Emiliano Pattarello dopo aver realizzato il rigore: secondo gol in due partite dagli undici metri per lui

L’esultanza rabbiosa di Emiliano Pattarello dopo aver realizzato il rigore: secondo gol in due partite dagli undici metri per lui

di Andrea Lorentini

AREZZO

Una boccata d’ossigeno. Quella che ha respirato l’Arezzo proprio sui titoli di coda contro il Legnago. Un rigore di Pattarello (fin il peggior in campo) al minuto 89 regala agli amaranto tre punti di platino per classifica e il morale dopo le due sconfitte contro Vis Pesaro e Pineto. Ma quanta fatica per piegare i veneti, modesti come la loro classifica. Al di là del risultato una prestazione abulica, monocorde e confusionaria quella mostrata dal cavallino. La speranza che questo successo possa dare la scossa, ma per ambire a posizioni di vertice servirà ben altra cifra tecnica e agonistica. Per uscire dal momento difficile Troise torna al 4-3-3 e riporta Renzi a centrocampo nel terzetto completato da Mawuli e Chierico, quest’ultimo alla prima da titolare. Dietro conferma per Gigli e Del Fabro con Lazzarini che si piazza a destra. Davanti conferma per Ogunseye con Pattarello e Guccione che agiscono alle spalle del centravanti senza dare punti riferimento favorendo gli inserimenti delle due mezze ali Renzi e Chierico. Dopo un avvio sonnacchioso, intorno a metà frazione, l’Arezzo ha un doppio sussulto: Toniolo mura Ogunseye dopo bella giocata in area del centravanti e sul proseguo dell’azione Guccione al volo sfiora il palo. Il Legnago risponde con la combinazione Rossi-Svidercoschi disinnescata da Trombini. Dietro gli amaranto palesano le solite difficoltà nei due centrali difensivi che soffrono quando vengono attaccati in velocità: Rossi (30’) in campo aperto fa correre un brivido. Prima dell’intervallo Pattarello, indolente per tutto il primo tempo, vanifica buon un contropiede.

Nella ripresa l’Arezzo si ripresenta in campo con Righetti per l’acciaccato Coccia. Il canovaccio anche nel secondo tempo non cambia: la squadra di Troise non alza il ritmo e non incide, il Legnago, al contrario, prevede coraggio. Al 63’ il tecnico napoletano opera un triplo cambio: fuori Guccione, Chierico e Ogunseye, dentro Tavernelli, Gucci e Santoro (al debutto). Nemmeno i cambi, però, danno una scossa. L’Arezzo resta avvolto nel suo torpore senza produrre praticamente niente. Nel finale entra anche Gaddini per Del Fabro con il modulo che passa al 4-2-3-1. All’84’ Tavernelli strozza un rasoterra da buona posizione e all’88’ Ruggeri intercetta con la mano un colpo di testa di Gucci. L’arbitro assegna il rigore che Pattarello trasforma con freddezza riscattando una prestazione negativa. E l’Arezzo respira.

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