Arezzo, Troise cerca una reazione. Out Chiosa: la difesa è sotto esame

La coppia Del Fabro-Gigli non ha convinto nelle ultime due uscite, torna Montini. Dubbio in attacco

di Redazione Sport
12 settembre 2024
Emanuele Troise, 45 anni, dopo un ottimo avvio adesso cerca una reazione

Emanuele Troise, 45 anni, dopo un ottimo avvio adesso cerca una reazione

di Luca Amorosi

AREZZO

La partita del Comunale di domani sera contro il Legnago non è uno spartiacque, ma un crocevia importante di sicuro. Dopo appena tre giornate di campionato sarebbe eccessivo ritenerla decisiva, ma è pur vero che l’Arezzo ha bisogno di una reazione, nello spirito e nella prestazione prima ancora che nel risultato pieno, che pure è importante centrare. Troppo brutta la squadra vista all’opera nelle ultime due trasferte: molle, presuntuosa, incapace di reagire e cambiare ritmo, impacciata nella manovra e impotente in fase di non possesso. Contro i veneti, ancora inchiodati a zero punti, l’occasione è propizia per rialzare la testa e ritrovare un po’ di sereno. Ma guai a sottovalutare una squadra anch’essa ferita, che avrebbe forse meritato qualcosa di più in questo avvio di stagione e che vorrà sbloccarsi proprio in terra aretina. Questo primo negativo scorcio di torneo ha dato qualche primo, seppur provvisorio, verdetto: la squadra è troppo dipendente dalle giocate individuali ed estemporanee di Guccione e Pattarello, risultando sterile se questi vengono debitamente ingabbiati o incappano in una giornata no; in difesa Del Fabro e Gigli formano una coppia troppo statica che mal si coniuga con una squadra propositiva e votata a tenere una difesa piuttosto alta; infine Mawuli a centrocampo non sta riuscendo, per ora, a garantire quella doppia fase efficace di impostazione e interdizione cui ci aveva abituati la scorsa stagione. Due assenze importanti come Chiosa e Damiani, ai box anche domani, sono un’attenuante per Troise, ma non un alibi: a lui il compito di trovare soluzioni che diano all’undici amaranto più solidità senza per questo rinunciare ad attaccare. Da capire anzitutto quale modulo di partenza sceglierà il tecnico: se il 4-3-3 delle prime due giornate o il 4-2-3-1 visto all’opera a Pineto. La sensazione è che la mediana a tre possa garantire maggior supporto a una linea difensiva in difficoltà: in questo caso con capitan Settembrini, tra i pochi a salvarsi dalla doppia trasferta, potrebbe giocare il nuovo arrivato Chierico e, da mediano, Mawuli o l’altro nuovo acquisto Santoro, che ancora non ha debuttato in amaranto.

Dietro, molti invocano il profilo di Lazzarini al centro della difesa con uno tra Gigli e Del Fabro per aumentare il dinamismo. Con il recupero di Montini che dovrebbe tornare a destra, è un’opzione percorribile, mentre a sinistra non è da escludere che Righetti possa scendere in campo per la prima volta dall’inizio al posto dell’opaco Coccia di questi primi turni. Davanti, infine, tutto fa pensare che Guccione e Pattarello siano ancora titolari: il Cavallino ha bisogno di ritrovarli quanto prima perché molto passa dalle loro giocate. Al centro dell’ipotetico tridente si preannuncia invece un ballottaggio serrato tra Gucci e Ogunseye, al debutto da titolare in Abruzzo. Entrambi non vedono l’ora di sbloccarsi, aspetto essenziale per ogni attaccante che si rispetti. Difficilmente però potranno partire entrambi dall’inizio, a meno che Troise non opti per una terza strada: il caro vecchio 3-5-2, modulo spesso rispolverato dagli allenatori quando le cose non vanno o c’è qualcosa da correggere. In alcune circostanze lo ha usato anche a Rimini lo scorso anno e chissà che non torni utile per ritrovare la retta via.

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