Arriva L’Aquila. Recanatese, sono out. Bellusci e D’Angelo

Bilò può contare su Ferrante,. Cusumano e Pepa. Gli abruzzesi dispongono. di un organico molto forte.

di ANDREA VERDOLINI
19 gennaio 2025
Lorenzo Bilò, tecnico della Recanatese

Lorenzo Bilò, tecnico della Recanatese

Dopo l’incontrastata leader del campionato arriva in sequenza al "Tubaldi" la vice-capolista L’Aquila ed al di là dell’attuale differenza di 9 punti tra le due battistrada, l’ostacolo per la Recanatese presenta, più o meno, difficoltà analoghe. Anche gli abruzzesi, infatti, dispongono di un organico "stellare" per la categoria, costruito, senza mezzi termini per vincere il girone e di elevatissimo valore sia negli undici titolari sia nella panchina se pensiamo che nell’ultimo match vinto contro il Termoli, erano a bordo campo Savor giunto dall’Ancona, Scognamiglio in uscita dal Roma City, l’ex Daniel Giampaolo e Manuel Giandonato che a vederlo non impiegato in Serie "D" desta, quantomeno, stupore.

Sulla panchina dei rossoblù siede, da poco più di due mesi, Michele de Feudis, 54 anni, una buona carriera di calciatore alle spalle. "Affronteremo – ha detto il tecnico pugliese in conferenza stampa – una squadra che annovera tra le sue fila 5 o 6 giocatori che lo scorso anno militavano in Lega Pro e sono certo che a livello emotivo e nervoso non sbaglieranno la partita. Da parte nostra l’obbligo di affrontarla con il piglio giusto, siamo nelle condizioni fisiche e mentali per giocarcela al meglio".

Rammentiamo anche che l’attuale tecnico ha avvicendato un mostro sacro del calcio marchigiano e non solo come Giovanni Pagliari, il quale rassegnò le dimissioni dopo il ko interno con, l’allora lanciatissimo, Fossombrone. A Recanati non vedere da avversario il Mister dei tanti successi recenti è già motivo di conforto mentre molto meno tranquillizzante è il fatto che Bilò, oltre alla prevedibile assenza di D’Angelo, dovrà anche fare a meno di Bellusci, costretto stavolta ad alzare bandiera bianca, nonostante la sua volontà di ferro.

Rispetto al match contro la Samb si registrano invece i rientri di Cusumano e Ferrante in difesa e quello di Pepa in attacco, ma pare quasi un destino quello di non riuscire mai ad avere la rosa al completo per giocarsi le proprie chance nelle migliori condizioni. Nessuno si piange addosso ed i giallorossi, per predisposizione congenita, faranno la solita gara propositiva, magari con un’attenzione particolarissima a Banegas, Belloni e Sereni, terminali offensivi temibilissimi.

A proposito: sarà la prima partita post era Sbaffo ed il modo migliore di onorare l’ormai ex Capitano sarebbe proprio quello di arrestare la marcia della principale antagonista della sua nuova squadra.

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