Atletic Cdr Mutina: Andrea Paganelli guida la storica promozione in Eccellenza
Andrea Paganelli celebra la promozione in Eccellenza con l'Atletic Cdr Mutina, dominando il girone con 23 vittorie.

Mister Andrea Paganelli (fotofiocchi)
Quando il patron Gian Lauro Morselli ha dato, un anno fa, in mano al neo ds Pier Francesco Pivetti le chiavi dell’Atletic Cdr Mutina il ’Pivo’ non ha avuto dubbi: Andrea Paganelli sarebbe stato l’uomo giusto al posto giusto, fresco di promozione in Eccellenza con l’Arcetana. E non si è sbagliato, perché nemmeno 12 mesi dopo gli ’orange’ hanno festeggiato il primo storico salto in Eccellenza, dopo aver dominato il girone ’B’ di Promozione: 23 vittorie su 32 gare, +11 sulla seconda a 180’ dalla fine, miglior attacco con 83 reti segnate e quattro giocatori in doppia cifra, Hoxha a 17, Panzanato a 16, Corbelli a 12 e Turci a 10.
"Diciamo che la cosa più difficile di domenica – sorride il tecnico ex Cittadella e Modenese – è stato il post gara da Bobotti e poi il corteo a piedi per il centro di Modena fino in via Gallucci… A parte le battute, è stato il coronamento di un’annata speciale. In carriera non avevo mai allenato una squadra con queste ambizioni, per tutti eravamo i favoriti e chiudere a +11 sulla seconda è stato davvero un grande risultato".
Per Paganelli è il quarto salto di categoria, il primo senza passare dagli spareggi. "Sono stati tutti belli – ricorda – quello al debutto all’Invicta San Faustino dalla Terza, poi quello di San Damaso e infine l’anno scorso ad Arceto, quando l’obiettivo erano i playoff ma siamo andati oltre. Ma ho imparato tanto anche dalle annate storte, come l’esonero dopo 4 giornate alla Modenese, un anno complicato ma formativo".
Con Pivetti c’è un rapporto speciale. "Il ’Pivo’ mi ha insegnato tanto – ricorda – sin da quando grazie a Paolo Tintorri ho potuto entrare nel suo staff alla Pavullese. Io avevo avuto esperienze solo nelle giovanili e lui mi ha preso sotto la sua ala in D. Da lì è nata una bella amicizia, proseguita quando lui era allo Zola e io senza squadra prima di andare allo Smile, poi qui alla Cdr si è aperta una nuova collaborazione che spero possa durare a lungo".
Con una squadra di grandi firme, Paganelli è stato bravo prima di tutto nella gestione. "Qualcuno diceva che avevamo troppi galli nel pollaio – sorride – ma non aveva capito che prima di tutto erano uomini e poi giocatori. Chi non ha giocato è stato il primo a tifare. Prendo per esempio Sejridaj, reduce dal salto in D con la Cittadella, che veniva da un crociato rotto ed è stato il primo a tirare il gruppo anche quando aveva meno spazio, poi Corbelli che col rientro di Teggi ha avuto meno spazio ma in allenamento ha moltiplicato le forze. Ho avuto la fortuna di avere un gruppo straordinario. Una dedica? A tutti quelli che hanno creduto in me".
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