Borra para anche il mercato dell’Arezzo. Dalle critiche al riscatto: sfida a Trombini
Il Cavallino sembra deciso a non cercare per adesso un altro portiere visto che l’infortunio del classe 2001 è meno grave del previsto .
di Andrea Lorentini
AREZZO
Passata l’euforia per la palombella "benedetta" da Eolo, in extremis, di Guccione, l’errore più grande sarebbe pensare che la vittoria, all’ultimo respiro, contro il Gubbio abbia risolto i problemi dell’Arezzo. I tre punti conquistati al cardiopalma contro gli umbri sono certamente un toccasana per classifica, morale e ambiente, ma è stato lo stesso Indiani, ad ammettere che si è trattato di un successo fortunato evidenziando come ci sia molto da lavorare e tante situazioni da migliorare dentro la partita. Per onestà intellettuale, va sottolineato come altre volte gli episodi hanno girato storto e l’Arezzo avrebbe meritato di più. Alla fine, quindi, i conti tornano: i punti e la posizione attuali rispecchiano il valore della squadra. Due le note positive al di là del risultato: la porta rimasta inviolata per la prima volta in stagione e il riscatto personale di Daniele Borra. L’ex Entella era l’osservato speciale e il rigore neutralizzato a Mercadante ha avuto un duplice effetto: infondergli morale e allontanare l’arrivo, almeno nell’immediato, di un portiere svincolato per colmare l’assenza di Trombini. Non è un mistero che l’Arezzo avesse sondato il mercato. Nei giorni scorsi era circolato il nome di Cardelli, classe ‘95, libero dopo l’ultima esperienza a San Donato. Il fatto che Trombini possa accelerare i tempi di recupero e la risposta sul campo di Borra hanno convinto la dirigenza ad andare avanti con l’estremo difensore piemontese e il giovane Ermini come vice. Tornando alle questioni tecniche e passando a ciò che ancora non funziona. il secondo tempo degli amaranto è stato rinunciatario e timoroso con un centrocampo sovente in difficoltà e in balia del palleggio avversario. Pattarello e Gaddini vanno a corrente alternata, Kozak continua ad apparire un corpo estraneo, Bianchi sempre troppo molle a questi livelli e quando Mawuli e Settembrini sono sotto il loro standard, in mezzo al campo l’Arezzo va, puntualmente, in sofferenza.
Tirando le somme, gli amaranto escono dal trittico ravvicinato (Spal, Ancona, Gubbio) con 6 punti: un bottino sul quale in molti avrebbero messo la firma. Due vittorie che valgono il decimo posto in classifica e l’aggancio all’ultimo vagone della zona playoff. Intanto è attesa in giornata la decisione dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazione sportive che dovrà decidere se autorizzazione o vietare la trasferta dei tifosi amaranto a Pesaro. La gara contro la Vis è, infatti, una di quelle poste sotto osservazione. Nelle ultime ore si fa strada l’ipotesi che la trasferta possa essere autorizzata.
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