Buscè mastica amaro. "Potevamo osare di più. Un aspetto da migliorare»

Il mister del Rimini rimpiange l’episodio del gol: "Abbiamo gestito male un momento particolare della gara. Ma i ragazzi non si tirano mai indietro".

di Redazione Sport
23 novembre 2024
"Potevamo osare di più. Un aspetto da migliorare"

Mister Buscè saluta la panchina avversaria prima del fischio d’inizio

Ripensa agli episodi, agli errori commessi. In attacco e in difesa. E alla fine Antonio Buscè mastica amaro. "In generale abbiamo giocato una buona partita, anche nel primo tempo. Purtroppo ai miei ragazzi dico sempre ’cerchiamo di gestire i momenti della gara’ e quello era un momento in cui la gestione di un calcio piazzato a favore sui 30-35 metri sarebbe dovuta essere migliore".

C’è l’ha in testa l’immagine di quel gol subito a un soffio dall’intervallo.

"Un tiro da 30-35 metri è improbabile che possa portare a qualcosa, a meno che non trovi il tiro della domenica. Da lì è scaturito quel minuto e mezzo di follia: 80-90 metri, prendi angolo e poi il gol".

E alla fine non è bastata una ripresa all’arrembaggio...

"Nel secondo tempo abbiamo cercato di riprenderla: Ubaldi, Cioffi, tante occasioni, non ultima quella di Gorelli di testa da solo. La squadra ha sempre cercato di portare a casa il pareggio e non ce l’abbiamo fatta. Avremmo potuto giocare anche due giorni e non avremmo fatto gol".

E le scelte iniziali?

"Credo che i ragazzi che sono scesi in campo dal primo minuto abbiano fatto una buonissima partita, compreso Malagrida, che ha fatto fatica a trovare la posizione. Loro erano più macchinosi e avevo bisogno di due che, soprattutto nel primo tempo, con palla a terra li stancassero un po’. Fondamentalmente abbiamo retto bene, la squadra ha avuto un certo equilibrio. Poi prendi quel gol alla fine del primo tempo e quel gol ti ha spezzato le gambe perché non meritavi di prenderlo. Anche se quando subisci gol, vuol dire che è meritato".

Il salto di qualità è rinviato?

"Era importante inculcare nella testa dei ragazzi che questa era una partita in cui si poteva osare di più, se riesci a dare continuità alla vittoria esterna diventa poi qualcosa d’importante. Forse la squadra non è ancora matura, bisogna crescere sotto questo aspetto. Non posso dire nulla ai miei ragazzi però, perché non si tirano mai indietro, non rinunciano mai a lottare su ogni palla. Sotto questo aspetto questa squadra non si può rimproverare davvero nulla".

Donatella Filippi

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