Calcio serie D: ore 14,30 al GaLLI. D’Amore non si fida e avvisa l’Imolese:: "Il Certaldo è ultimo, ma spera ancora nella salvezza»

L'Imolese affronta il Certaldo in una partita cruciale per allontanarsi dalla zona playout. Il tecnico D'Amore avverte la squadra del pericolo di sottovalutare l'avversario, nonostante la sua posizione in classifica. La nuova dirigenza riduce l'ammenda per la mancata iscrizione della squadra femminile.

4 febbraio 2024

Occasione da non fallire e gara da non sbagliare per l’Imolese, impegnata al Galli contro il fanalino Certaldo (ore 14,30, arbitra Di Monteodorisio). Un cammino altalenante quello dei rossoblù, ancora alla ricerca di quella continuità incontrata soltanto nei primi mesi. Poi, incassati i 5 ko di fila tra novembre e dicembre, Gulinatti e soci hanno cominciato a viaggiare a corrente alternata, bene in casa e male in trasferta, raccogliendo forse meno di quanto avrebbero meritato sul campo. La classifica dice che l’Imolese ha bisogno di punti, per tenere a debita distanza la zona playout, oggi a -6. La stessa classifica a cui D’Amore non dà attenzioni, per non farsi ingannare da un Certaldo ultimo, ma non intenzionato a mollare.

"Non guardo e non ho mai guardato la classifica, figuratevi se comincio a farlo adesso – afferma il tecnico –. Bisogna pensare soltanto a noi stessi e a portare a casa i tre punti. Anche perché loro verranno qui e proveranno a fare lo stesso".

D’Amore avverte i suoi, perché è in queste partite che il rischio di cadere nella trappola può arrivare, contro un avversario affamato di punti, stordito sì da 4 ko nelle ultime 5, ma ancora vivo e in corsa per il terzultimo posto. Prosegue il lavoro della nuova dirigenza che annuncia che "l’ammenda relativa alla mancata iscrizione della squadra femminile al campionato 22/23, ennesimo indice della cattiva gestione De Sarlo, è stata ridotta da 28 a 5mila euro. Grazie all’ottimo lavoro della nuova dirigenza, insieme a uno dei propri legali, l’avvocato Giuseppe Di Carlo, la società ha dimostrato la buona fede del nuovo corso".

Giovanni Poggi

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