Campagna ha stupito il Forlì: "Il gol di testa è una novità per me"

La 23enne mezzala cesenate: "Merito dell’assist di Macrì. L’infortunio? Pare solo una contrattura"

di MARCO LOMBARDI -
24 settembre 2024
Campagna ha stupito il Forlì: "Il gol di testa è una novità per me"

Francesco Campagna, 23enne mezzala cesenate, ha segnato lo 0-2 contro la Zenith

Il Forlì si gode il secondo posto in classifica e un Francesco Campagna da urlo. Al ‘Torrini’ di Sesto Fiorentino, domicilio pro-tempore della Zenith Prato, la 23enne mezzala cesenate ha srotolato tutto il proprio talento e firmato il raddoppio con un’incornata da rapace d’area che ha spianato la strada al roboante blitz biancorosso (0-3), salvo poi abbandonare anzitempo il terreno di gioco per infortunio.

Campagna, innanzitutto come sta?

"Abbastanza bene. Al termine del primo tempo ho accusato un piccolo risentimento muscolare e durante l’intervallo ho fatto ricorso alle cure del fisioterapista, ma al rientro in campo non mi sentivo a posto e avevo un brutto presentimento, quindi ho preferito fermarmi per evitare complicanze. Sembrerebbe solo una contrattura, vedremo nei prossimi giorni".

Con la Zenith una prova di forza e un messaggio alla concorrenza.

"Abbiamo fatto una buonissima partita, soprattutto sul piano del palleggio. Forse l’unico neo è stato quello di abbassare talvolta il ritmo anziché mantenerlo sempre accelerato, ma c’è tempo per migliorare. Sono molto fiducioso. Il messaggio è per noi stessi più che per gli altri: il Forlì c’è e vuole essere protagonista fino in fondo".

Per lei un gol da vero opportunista.

"Un gol inatteso. Già il fatto di saltare su calcio piazzato è una novità per me. Ho fatto un bel movimento, divincolandomi dal marcatore, e poi so che Macrì calcia bene. Infatti la palla è arrivata coi giri giusti. Sono contento e spero di ripetermi".

A che punto è il processo di assimilazione del verbo di Miramari?

"Siamo sulla buona strada, considerato che lavoriamo insieme da due mesi. Quello di Miramari è un calcio dispendioso perché prevede grande aggressività e dinamismo in entrambe le fasi, nonché lucidità nella scelta della posizione in campo e della giocata giusta, ma il Forlì sta acquisendo l’identità del proprio allenatore. È gratificante".

La solidità difensiva può sembrare paradossale per una compagine, la vostra, spiccatamente a trazione anteriore. Eppure avete un solo gol al passivo, come il Lentigione: nessuno ha fatto meglio.

"È il punto cardine della proposta di gioco del mister. Che ci esorta sempre a svolgere una fase difensiva il più feroce possibile, in quanto tutto parte da lì. Se difendiamo bene ne guadagna la fiducia. Diversamente, se corri a vuoto anche la fase offensiva ne risente".

Come avete festeggiato, nello spogliatoio, il gol del debuttante Okitokandjo?

"Con qualche schiaffetto e sballottandolo un po’… Meritava la soddisfazione del gol perché è un ragazzo fantastico, arrivato da un altro Paese senza sapere una parola di italiano, che si è messo subito a disposizione e cerca sempre di dare il massimo. Siamo certi che potrà darci una grande mano".

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