Canocchi gol di testa. E le dediche speciali

In Coppa Toscana Prima categoria Simone Canocchi, portiere del Chianti Nord, imita Ivan Provedel della Lazio e segna al 96’ il gol del pari sul campo del Belmonte. Rete che suggella un rocambolesco 4-4 e vale per il Chianti Nord la qualificazione. Canocchi, classe 2000, è al quarto anno nel Chianti Nord, dopo la scuola calcio alla Grevigiana, poi Sales, e gli Allievi e Juniores con la maglia dell’Antella. Ed è proprio Canocchi a spiegare come è nata la grande impresa: "Stavamo perdendo 4-3 ed eravamo nel recupero a pochi secondi al termine. Ho deciso di salire in area avversaria per l’ultimo assalto, alla ricerca del pareggio. A seguito di calcio d’angolo battuto da Niccolò Fortunati e sponda di Pietro Cordini che ha 41 anni, ero piazzato sul secondo palo e riuscivo di testa a fare questo fantastico gol. Dedico la rete al mio amico e compagno, ai tempi della Sales, Niccoló Parigi e al mio allenatore del passato Ennio Quintavalle che sono entrambi scomparsi".

Per Canocchi le emozioni non finiscono qui: "Sono riuscito a realizzare un sogno ispirandomi a Provedel, il portiere della Lazio che pochi giorni fa in Champions League segnò nel recupero la rete dell’1-1 contro l’Atletico Madrid. La nostra impresa col Belmonte ha però più valore perchè stavamo perdendo 4-1 a metà del secondo tempo ed eravamo in 10 uomini per un’espulsione. Poi è arrivata la doppietta dell’attaccante Fiumi che ha riaperto la gara e nel finale ecco il gol magico che ricorderò a lungo, insieme all’abbraccio e alla festa con i miei compagni, la panchina e l’allenatore Michelacci. Anche gli amici e i miei familiari mi hanno chiesto come è stato possibile e per me è ancora un sogno ad occhi aperti. Un altro mio sogno è quello di veder vincere un trofeo europeo oppure il terzo scudetto alla Fiorentina, la mia squadra del cuore. Chissà a volte si avverano...".

Tre imprese epiche in Coppa Toscana: la grande rimonta, il gol di Simone Canocchi e il passaggio del turno che rimarranno nella storia del Chianti Nord e del calcio dilettantistico di casa nostra.

Francesco Querusti