Carrarese Derby ad alta tensione contro lo Spezia: "Dovremo mettere in campo il timbro dell’umiltà"

Il tecnico suona la carica: "Mi piace pensare che noi siamo quelli che veniamo dal “marciapiede“ mentre loro quelli che arrivano dalla borghesia"

di GIANLUCA BONDIELLI -
21 settembre 2024
Carrarese Derby ad alta tensione contro lo Spezia: "Dovremo mettere in campo il timbro dell’umiltà"

Il tecnico Antonio Calabro

Antonio Calabro si è “giocato“ il derby di fronte alle telecamere in attesa di farlo domenica sul campo.

Mister, lo Spezia parte favorito?

"Non so chi parta favorito o meno. La mia sensazione è che noi siamo un po’ quelli che vengono dal “marciapiede“ e loro quelli che arrivano dalla borghesia, dalla Serie A. Magari per loro le partite importanti sono altre. Noi veniamo dalla sofferenza e da categorie inferiori e possiamo sembrare tra virgolette quelli “brutti“. A me piace la parte di che viene sottovalutato e anche un po’ deriso al cospetto di uno stadio nuovo con i seggiolini e una tribuna vip bellissima. Noi, che non abbiamo il nostro stadio e che andiamo in giro per i dintorni facendo mezzora di macchina per garantire un allenamento, dovremo mettere in campo il timbro dell’umiltà, di chi può anche allenarsi in condizioni non ottimali ma che di fronte ad una partita del genere mette in campo l’atteggiamento che metterebbe un proprio tifoso".

In settimana ha percepito un clima diverso in città?

"La città la vivo poco ma ricordo bene che quando siamo saliti in Serie B il primo coro è stato di aspettativa per il derby. I tifosi oggi vogliono incontrarci per darci ulteriore carica anche perché domani non saranno presenti allo stadio. Abbiamo voluto preparare questa gara come tutte le altre ma con un qualcosa in più a livello di identità. Ci troviamo di fronte ad una sfida dove una curva è stata esaurita in poche ore e tutti gli altri settori stanno facendo la stessa fine mentre c’è un settore ospiti che sarebbe potuto essere pieno e non lo sarà pur sapendo quanto i nostri tifosi ci tengano. Dovremo distoglierci da tutte queste cose esterne e concentrarci sul rettangolo da gioco per quei cento minuti. Deve uscire una partita uguale alle precedenti a livello di atteggiamento ma con qualcosa in più che simboleggia un identità".

Crede che i giocatori abbiano capito che non si tratta di una gara normale?

"E’ inutile negarlo: ci sono partite che rimangono scritte sui libri di storia e questa può essere un ulteriore passo per una squadra che qualcosa già ha fatto. Dobbiamo avere quella fame per continuare a scrivere pagine indelebili ed i giocatori lo sanno bene".

Sul piano tattico si affrontano due squadre simili. Che gara sarà ed ha già la formazione in testa o qualche dubbio che scioglierà solo domenica?

"Tutte le partite si basano sui duelli anche se loro hanno un’identità leggermente diversa dalla nostra nel senso che sono una squadra molto fisica che in casa gioca soprattutto sulle seconde palle, sulle spizzate dei suoi attaccanti. E’ una squadra di mestieranti che tra le proprie fila ha giocatori che questa categoria la fanno da tanti anni. Ha delle prerogative importanti sulle palle inattive con un giocatore come Esposito che su ogni calcio piazzato può creare difficoltà. Noi abbiamo fatto una settimana giusta, di lavoro fatto bene, con strategie mirate a limitare la loro forza e far venire fuori la nostra. Ho le idee chiare sulla formazione e su quelle è stata elaborata una settimana di lavoro".

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