Carrarese, fuori la ’garra’. Calabro indica la strada: "Ok la tecnica e la tattica ma conta l’atteggiamento»

L’allenatore: "L’Entella è forte, non concede spazi. Ci vogliono grinta ed equilibrio"

di GIANLUCA BONDIELLI -
9 febbraio 2024
Calabro indica la strada: "Ok la tecnica e la tattica ma conta l’atteggiamento"

Calabro indica la strada: "Ok la tecnica e la tattica ma conta l’atteggiamento"

Dopo le due vittorie interne consecutive la Carrarese di Antonio Calabro è attesa sabato sera dalla difficile trasferta di Chiavari.

Mister Calabro, con spirito affronterete l’Entella?

"Puntiamo sempre a fare bottino pieno, sia in casa che fuori. Dovremo affrontare la gara soprattutto col piglio giusto. L’aspetto tecnico-tattico è importante e ci abbiamo lavorato in settimana, ma l’atteggiamento, la ’garra’, dovranno essere la base affinché le altre caratteristiche vengano fuori".

Che partita si aspetta?

"L’Entella non concede molti spazi. Segna poco ma subisce pochissimo. Nelle ultime 8 gare ha preso solo 1 gol. E’ una squadra quadrata. Non dobbiamo guardare ai punti che ha in classifica, perché sbaglieremmo, ma pensare a quello che ha fatto nell’ultimo periodo per capire il suo vero valore. Sono forti, basta anche solo leggere i nomi dei giocatori. Davanti hanno attaccanti diversi nelle caratteristiche, bravi a giocare sulla figura ma anche nella profondità".

Vedremo lo stesso tipo di Carrarese?

"Dobbiamo mantenere le nostre prerogative al di là dell’avversario che incontriamo. Possono cambiare i movimenti offensivi a seconda degli spazi che si liberano o determinate uscite difensive a seconda della loro fase offensiva, ma l’atteggiamento deve essere una costante e la squadra deve sempre mantenersi equilibrata nelle due fasi come ha fatto sinora".

Ci aggiorna sulla situazione dell’infermeria e dei nuovi?

"Zuelli e Palmieri sono sempre out. Morosini ha avuto qualche intoppo nell’allenamento di lunedì però a oggi non sembra aver problemi. La squadra riesce a dare continuità di allenamento e questo è importante per portare tutti al massimo della condizione. Sui nuovi, Boli lo stiamo recuperando mentre Finotto ha bisogno di lavorare. Più lo fa e meglio sta. E’ un giocatore di gamba, che fa dell’aspetto fisico la sua peculiarità".

Imperiale e Illanes come braccetti di difesa stanno assicurando buone sovrapposizioni. E’ contento?

"Sono contento soprattutto di Coppolaro perché pur non essendo chiamato in causa dall’inizio si è sempre messo a disposizione, non si è mai estraniato. E’ sempre partecipe col gruppo e dà il massimo. Per un allenatore la cosa più dura non è chi far giocare ma chi lasciar fuori. L’ho detto anche ai ragazzi: una squadra diventa grande nel momento in cui chi non gioca capisce il valore che ha. Non è una frase fatta: chi sta fuori dà un apporto maggiore di chi gioca".

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