Champions League, Europa League e Conference: come cambia il regolamento
La riforma delle competizioni dal 2024/25. E nella coppa dalle grandi orecchie ecco il girone unico
Roma, 20 febbraio 2024 – La Champions League e i trofei Uefa si rifanno il look. La riforma delle competizioni europee porterà infatti diverse novità a partire stagione 2024/2025, a partire dal numero di squadre dello stesso Paese che potranno partecipare ad un singolo torneo. Dal prossimo anno saranno undici in totale, di cui sette appartenenti alla stessa nazione in Champions League.
L’obiettivo è quello di aumentare le squadre che potranno prendere parte alle coppe continentali, per aumentare lo spettacolo e soprattutto la competitività. Il numero di club crescerà in Champions League da 32 a 36 squadre, con concrete possibilità per la Serie A di avere cinque club nella massima competizione europea.
Molto dipenderà dal ranking Uefa alla fine dell’attuale stagione: l’Italia al momento è prima e se concluderà in una delle due posizioni di vertice, con il campionato che potrebbe addirittura ambire a undici squadre nei principali tornei europei se alle qualificate per la classifica si unissero le eventuali vincitrici di Champions ed Europa League (se fuori dalle posizioni per le coppe), le tre squadre qualificate per l'Europa League (la sesta in classifica in campionato, la vincitrice della Coppa Italia e l'eventuale vincitrice della Conference League) sempre fuori dai piazzamenti europei in campionato e infine una squadra in Conference League tramite piazzamento.
Girone unico in Champions
Sempre in Champions scompariranno i classici gironi, sostituiti da un unico raggruppamento in stile Eurolega di basket. Secondo il nuovo regolamento discusso a Milano durante l’incontro per la riforma delle coppe, si giocheranno 8 incontri invece che 6, con le squadre suddivise in quattro fasce, affrontando due squadre provenienti da ogni fascia (inclusa la propria).
Ogni club giocherà 4 partite in casa e 4 in trasferta e poi non affronterà più nella fase iniziale lo stesso avversario. Ma non è finita qui: la Uefa ha previsto l’istituzione della cosiddetta settimana “esclusiva” nella quale da martedì a giovedì si giocheranno solo incontri di CL, senza dunque Europa League e Conference, con partite alle 18 e alle 21 mentre nell’ultima settimana del torneo si tornerà alla contemporaneità.
Una scelta che a detta degli organizzatori servirà a valorizzare il gioco rispetto alle esigenze televisive. Ultima novità ma di grande rilevanza è la nuova formula dei criteri in caso di arrivo a pari punti: non si guarderà più a scontri diretti, miglior differenza reti negli scontri diretti e il maggior numero di reti segnate negli scontri diretti ma piuttosto alla differenza reti totale, ai gol segnati in totale, a quelli in trasferta, alle vittorie ottenute lontano dalle mura amiche e numero di vittorie totali ottenute nel girone, oltre a comportamento (numeri di cartellini) e coefficiente Uefa.
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