Club storico. "La mia Vadese palestra del futuro. Qui tanti baby possono crescere»
Martinelli coordina il vivaio: "Abbiamo progetti importanti e ragazzini nell’orbita di squadre professionistiche".
E’ una storia illustre e ricca di successi quella della Vadese calcio, basta ritornare indietro, alla stagione 1980-81, quando al termine di 30 partite i giallorossi furono promossi grazie ai 47 punti accumulati e con un vantaggio di 4 lunghezze sui ‘cugini’ dell’Urbania e 5 sul Fabriano. Gli anni ottanta rappresentarono il periodo d’oro della società di Sant’Angelo in Vado, riuscendo a stazionare costantemente nella parte alta della classifica dell’Interregionale, sognando anche la C2. Un’impresa che sfiorò nel 1987 e soprattutto nel 1988 quando le mancarono solo 2 punti per raggiungere il professionismo (per la cronaca si impose il Poggibonsi). Comunque rimarranno 12 stagioni di serie D, un record nazionale (da dividersi solo con il Penne) che ancora resiste. Ora la prima squadra milita nel campionato di Seconda categoria e sta cercando di fare crescere tanti giovani del comprensorio, per questo ha chiamato a coordinare l’intero Settore Giovanile Dario Martinelli (foto), passato dal campo alla dirigenza.
"L’anno scorso – racconta Martinelli – sono stato totalmente concentrato per ottenere la vittoria ai play out con la Santangiolese (era il mister ndr) tantissime squadre erano già a posto, non mi piaceva l’idea di subentrare in corsa e dunque ho accettato con piacere la proposta della Vadese per questo ruolo di grande responsabilità. Finalmente la Vadese schiera dopo qualche anno tutte le categorie sia del settore di base che agonistico, gli sforzi in questa direzione sono stati tanti, credo che avere più squadre che possano schierare l’intera filiera appunto di categorie nell’entroterra sia un valore imprescindibile per tutto il movimento calcistico".
"Per i prossimi anni – continua Martinelli – i progetti in cantiere sono molti, quest’anno abbiamo dovuto schierare alcune categorie sotto età che si sono difese molto bene nella prima parte e sono sicuro che nella prossima stagione potranno ambire al Regionale. Inoltre avvieremo l’iter di qualifica come Scuola Calcio élite e credo fortemente che la struttura di allenamento con i 3 campi tra cui il nuovissimo sintetico sia un asset davvero importante. Anche sul lato provini abbiamo implementato l’area contatti e rafforzato la nostra collaborazione storica con il Perugia e già sei ragazzi sono stati visionati da club di B e C".
Soddisfatto quindi del lavoro svolto finora? "Sono molto positivo, è iniziato un percorso di crescita serio finalizzato a creare un ambiente sereno, non esasperato e in grado di rifornire oltre che ovviamente la prima squadra anche le altre squadre del circondario. Credo nella formazione costante degli allenatori e nella necessità di un calcio sociale che sia inclusivo e la mia azione sarà totalmente orientata su questo".
Quanto alla prospettiva di tornare ad allenare, Martinelli afferma: "Vedremo le opportunità che ci saranno strada facendo, di certo riallenerò ma in questo momento non ho nessun’ansia da assenza di panchina, sono tranquillo e concentrato e continuo la mia formazione personale".
Amedeo Pisciolini
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