Comitato Lombardo nel caos. Pedrazzini: "Rispetto i miei elettori"

Il presidente uscente vince per poche decine di voti, ma il consiglio (pro-Battistini) chiede le sue dimissioni

di GIULIO MOLA -
16 settembre 2024
Comitato Lombardo nel caos. Pedrazzini: "Rispetto i miei elettori"

Sergio Pedrazzini è stato rieletto presidente del CRL della Figc-Lnd

La quiete (solo apparente) dopo la tempesta di un sabato di fine estate. Il pallone lombardo si è sgonfiato dopo la giornata elettorale al Quark Hotel di Milano, fra polemiche, ricorsi e richieste di dimissioni: in ballo la poltrona di presidente del Comitato Regionale, in campo il presidente uscente Sergio Pedrazzini e la rivale Valentina Battistini. E’ successo di tutto, a cominciare dalle “lamentele“ di tante delle 700 società chiamate a votare e vittime di regolamenti obsoleti e macchinosi che hanno allungato i tempi tenendo in “ostaggio“ molti presidenti. Non sono stati pochi, soprattutto i convocati di prima mattina, quelli che hanno rinunciato al diritto di voto, dato che a mezzogiorno non era ancora stato possibile procedere (la compilazione delle schede digitali ha avuto inizio alle 13.00).

Ma questo è stato solo il piccante antipasto rispetto a quel che sarebbe arrivato dopo. Perché se è vero che il testa a testa fra i due sfidanti era stato annunciato in sede di campagna elettorale (410 le “adesioni“ alla candidatura raggiunte da Pedrazzini, 395 quelle consegnate da Battistini), in pochi si aspettavano un finale caotico che lascia aperta ogni questione sul futuro del comitato regionale. I numeri dicono che Pedrazzini è stato confermato presidente del CRL della Figc-Lnd, dopo aver vinto il confronto con la sfidante Battistini (361 voti contro 326), ma il numero uno del calcio regionale è senza maggioranza in consiglio visto che la lista collegata alla candidata rivale può festeggiare l’elezione di 12 rappresentanti su 13. Non solo i consiglieri, in realtà, visto che anche tutti i delegati assembleari e tutti i revisori appartengono alla lista Battistini.

Ad assemblea ancora in corso (e quindi in maniera frettolosa e poco opportuna) il dirigente lodigiano è stato invitato a farsi da parte dai consiglieri eletti. I quali, dopo pochi minuti, gli hanno presentato ufficialmente un conto salatissimo in un duro comunicato: "Il consiglio direttivo neoeletto chiede a Sergio Pedrazzini l’immediata rinuncia alla carica di Presidente CRL-LND alla luce dei risultati delle elezioni di questa mattina. Chiediamo un atto di responsabilità verso tutte le associate che con il loro voto libero e democratico hanno eletto un consiglio direttivo regionale composto per la quasi totalità da candidati della lista di Valentina Battistini... Alla luce di questo comportamento si rischia di paralizzare completamente le attività del Crl...".

In realtà Pedrazzini aveva già espresso le proprie perplessità sul da farsi dopo l’esito delle votazioni: "Alla luce di questa situazione anomala, in cui la preferenza per il presidente non è andata integralmente alla lista di consiglio, alla luce di alcune attività anomale riscontrate... il presidente Pedrazzini ritiene opportuno, prima di fare qualsiasi valutazione, prendere il tempo necessario. L’espressione di voto ha detto che il presidente eletto è Sergio Pedrazzini, motivo per cui il senso di responsabilità dovrebbe essere espresso anche dalla parte opposta. Tutto questo in una logica di riflessione". Cominciata già ieri: "Ora serve una pausa di riflessione e ci vuole tempo - ribadisce Pedrazzini in una domenica in cui ha sentito i più stretti collaboratori -. Non so perché ci si trovi in questa situazione paradossale e neppure cosa potrà succedere, io sono disponibile al confronto. A chi ha chiesto le mie dimissioni dico che ci sono società che hanno eletto un presidente e dei consiglieri. Ed io devo rispettare chi mi ha votato. Ma serve responsabilità da parte di tutti per governare...". Nel frattempo si rischia l’ingovernabilità. Un segnale di buon senso è atteso già in giornata .

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