Eccellenza. Sant’Agostino, rotto il digiuno casalingo
Dopo tre giornate di astinenza torna alla vittoria il Sant’Agostino, che si impone al "Renato Caselli" per 3-1 alla Sampierana...

Pallone
Dopo tre giornate di astinenza torna alla vittoria il Sant’Agostino, che si impone al "Renato Caselli" per 3-1 alla Sampierana quinta in classifica grazie a una doppietta di Cazzadore e un gol di capitan Iazzetta. Con i due gol messi a segno domenica Cazzadore sale a quota 16, capocannoniere del girone. Esulta il direttore sportivo Marco Secchieroli: "E’ una vittoria meritata, senza sbavature. Abbiamo disputato un’ottima partita. Tutti i giocatori sono sopra la sufficienza, ma se devo elogiare qualcuno è Laurenti: lo stavamo aspettando sui suoi livelli: quando sta bene fa la differenza. E può migliorare ancora, mi aspetto altre prestazioni di questo tipo da qui alla fine del campionato".
Eravate in emergenza in difesa, senza la coppia titolare dei centrali, Armaroli e Di Bari. "Handicap superato dalla prestazione dei sostituti Valesani e Iazzetta. Il capitano si è ben disimpegnato in questo ruolo: Iazzetta ha 36 anni ma gioca ancora alla grande, con entusiasmo ed efficacia. Se gioca a questi livelli non vedo perché dovrebbe ritirarsi, fermo restando che una decisione così drastica spetta solo a lui". Tre punti che avvicinano i ramarri alla salvezza senza passare dai playout. "Sono tre punti che fanno classifica e morale – sostiene Secchieroli – La soglia salvezza è vicina, basterebbero 6-7 punti da raccogliere nelle prossimi cinque partite". Il Sant’Agostino nella prossima partita contro la penultima Novafeltria recupera tutti gli indisponibili, con minutaggio più alto per Cremaschi e Anostini. Massimiliano Biagi ha concesso solo una decina di minuti a Cremaschi per preservarlo, le condizioni del terreno di gioco non erano l’ideale per un giocatore tornato a disposizione da poche settimane dopo sei mesi ai box. Biagi ha fatto giocare uno scampolo di partita anche ad Anostini dopo un mese e mezzo. Era reduce da uno stiramento al polpaccio, anche per lui vale il ragionamento fatto per Cremaschi, il terzino va dosato per consentire il recupero graduale per non correre rischi di ricadute.
Franco Vanini
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