Entusiasmo per Buffon. E spunta la D’Amico
Il portierone ieri ad Albinea per presentare il suo libro. Tantissimi i bambini con la maglia del loro idolo. Un vortice di emozioni .
Un nonno e il nipotino sono seduti all’ingresso della biblioteca di Albinea: riposano un po’ le gambe perché, dopo oltre due ore di fila al freddo in attesa di farsi firmare il libro da Gianluigi Buffon in persona, la stanchezza si fa sentire. Gelo, neve, tempesta: nemmeno tutto questo, però, ieri sera avrebbe frenato l’entusiasmo della gente. I 28 anni di carriera del numero uno dei numeri uno hanno segnato tante generazioni di amanti dello sport, e Albinea ieri ne era il perfetto specchio. Si è perso il numero dei bambini, e non solo, che indossavano la maglia di Buffon. Un vortice di colori: le divise dei portieri sono sgargianti, uniche, e figuriamoci quanti modelli esistono di un portiere che ha debuttato in Serie A minorenne, ritirandosi a 45 anni. Gialle, blu, arancio. Della Juventus, ma anche della Nazionale. Ci ha pensato Lui, sul palco del cinema Apollo, tutto esaurito, a rendere l’ambiente una festa, una corrida di sorrisi e occhi lucidi. Per esempio quando, durante il dialogo di presentazione del libro, l’editor Mondadori Andrea Delmonte gli dice. "Qui da noi una cosa non te la perdonano: aver difeso la porta del Parma". E giù risate e applausi, la cui scintilla è partita proprio da "Gigione".
Non c’è spazio per le rivalità: parando tutto in Germania nel 2006, ha conquistato chiunque. E chi nemmeno c’era 18 anni fa, sicuramente si sarà fatto raccontare la bellezza di quel Mondiale (di certo lo avrà fatto il nonno citato in apertura). Tante realtà sportive del comune di Albinea erano presenti con delle rappresentanze. I piccoli calciatori dello United Albinea hanno realizzato il sogno di fare una foto con Buffon: uno scatto da incorniciare, un abbraccio metaforico di squadra all’idolo, che ha salutato ad uno ad uno ogni ragazzino con un bel batti cinque. Ognuno ha manifestato l’affetto a modo proprio, soprattutto nel successivo firmacopie. "Non c’è bisogno di spingere, alla fine è solo un giocatore…", dice un signore, che però, intanto, era lì a farsi un’infinita fila con tanto di libro in mano. Un ragazzino prima è incontenibile: poi, arrivato al cospetto di Buffon, non riesce a spiccicare parola. Troppo forte l’emozione. Un fenomeno intergenerazionale, dicevamo. Sì, perché mentre i piccoli delle scuole calcio procedevano con richiesta di autografi e foto di rito, fuori dalla biblioteca i genitori si affacciavano alla vetrata incuriositi. Anche il più composto veniva tradito dalla passione di una vita. Non solo Gigi: a metà evento è arrivata al cinema anche la famiglia, con la moglie (e giornalista) Ilaria D’Amico. Si è fermata a fare la foto con chiunque lo chiedesse. Albinea, per una sera, ha indossato i guantoni accogliendo un pezzo di storia sportiva nazionale.
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